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Pugni e calci all’anziana che accudisce, poi tenta di lanciare sua nipote dal balcone: badante arrestata

Una 43enne di origini polacche è finita in manette a Sessa Aurunca, nella provincia di Caserta, con l’accusa di maltrattamenti, lesioni personali aggravate e tentato omicidio nei confronti di una donna di 94 anni, alla quale faceva da badante. Per la 43enne si sono aperte le porte del carcere femminile di Pozzuoli.
A cura di Valerio Papadia
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Follia nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 5 novembre, a Sessa Aurunca, nella provincia di Caserta, dove una donna di 43 anni ha picchiato l'anziana donna di cui si prendeva cura, una 94enne, e ha poi tentato di scaraventare dal balcone sua nipote, intervenuta per difenderla. La badante, di origine polacca, è stata così arrestata dai carabinieri della Sezione Radiomobile della compagnia di Sessa Aurunca con le accuse di maltrattamenti, lesioni personali aggravate e tentato omicidio: per la 43enne si sono aperte le porte del carcere femminile di Pozzuoli (Napoli).

La badante percepiva il Reddito di cittadinanza

Ad accorrere per prima sul posto, attirata dalle urla dell'anziana, è stata sua nipote, una donna di 48 anni: all'arrivo nell'appartamento, la 48enne ha sorpreso la badante intenta a picchiare l'anziana zia, completamente nuda, che veniva colpita da pugni al volto. Intervenuta per fermare l'aggressione, la donna è rimasta vittima anche lei dalla furia della badante, che con veemenza e forza l'ha afferrata per le gambe e ha tentato di scaraventarla giù dal balcone dell'abitazione, sita al primo piano: fortunatamente, la donna è stata salvata dal provvidenziale intervento del figlio, un giovane di 22 anni, anch'egli attirato dalle urla.

Insieme al giovane, in casa sono arrivati anche i militari dell'Arma che, con non poca difficoltà sono riusciti ad immobilizzare la badante 43enne; dagli accertamenti effettuati dai carabinieri dopo il suo arresto, è emerso anche che la donna percepiva il Reddito di cittadinanza. Per la 43enne, come detto, si sono aperte le porte del carcere femminile di Pozzuoli, dove è stata portata in attesa di giudizio.

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