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Progettano rapina milionaria in Belgio con le maschere teatrali come in Point Break: 6 arresti

Arrestati dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, sono sospettati di aver già commesso due rapine nella provincia di Napoli.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Pianificano un colpo milionario in Belgio e acquistano maschere teatrali come la banda di rapinatori nel film cult “Point Break”, con Keanu Reeves e Patrick Swayze. Ma sono scoperti e arrestati dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli. In carcere sei persone, destinatarie di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. I sei sono gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e di due rapine perpetrate nel territorio della provincia di Napoli, con la tecnica cosiddetta del "filo inverso".

Il "filo inverso" è una tecnica che prevede un'accurata pianificazione dei colpi, con lunghi appostamenti, osservazioni e pedinamenti delle potenziali vittime, delle quali si studiano comportamenti ed abitudini, in modo da pianificare la rapina o il furto nei minimi dettagli, con lo scopo di scegliere il momento opportuno per entrare in azione armati ed effettuare un colpo rapido e chirurgico.

Indagine dei carabinieri di Napoli

Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Comando provinciale di Napoli, Reparto Operativo – 2^ sezione del Nucleo Investigativo, stanno dando esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli Nord. Le indagini hanno consentito di documentare l’intendimento degli indagati di perpetrare una rapina milionaria in Belgio. Per agire a volto coperto e non essere riconosciuta, la banda stava acquistando maschere professionali in silicone, proprio come in “Point Break”, il film del 1991. Inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord.

Le tre fasi della rapina col "filo inverso"

La tecnica del "filo inverso" prevede una fase preliminare in cui sono individuati gli imprenditori, i commercianti o gli agenti di commercio, che sono soliti versare denaro contante presso istituti di credito o che trasportano preziosi. Una fase successiva, svolta dal cosiddetto filatore, di studio preventivo e quotidiano delle abitudini della potenziale vittima per calendarizzare i giorni in cui viene abitualmente effettuato il versamento di denaro presso l'istituto di credito. Infine, una fase esecutiva, che consiste nell'aggredire la vittima con azioni repentine e con l'uso di armi da fuoco, prima che depositi il denaro o consegni i preziosi.

Le indagini, dirette dalla Procura di Napoli Nord, svolte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli – Reparto Operativo – 2^ sezione Nucleo Investigativo, hanno consentito – in primo luogo -, di identificare i componenti del sodalizio e gli autori di due rapine aggravate compiute con tale modalità, grazie al monitoraggio dei veicoli in loro possesso tramite sistema di localizzazione GPS, alle attività di intercettazione ambientale e ai servizi di osservazione e pedinamento svolti dalla polizia giudiziaria sulla scorta delle denunce e delle sommarie informazioni delle persone offese.

Le rapine in provincia di Napoli

In particolare, la prima rapina veniva commessa a Casoria, in provincia di Napoli, il 13 aprile 2023 ai danni di un agente commercio che, in ragione della sua attività di rappresentanza, trasportava gioielli e preziosi di particolare valore.

In tale occasione, i "filatori", a bordo di un'autovettura, pedinavano e osservavano i comportamenti e gli spostamenti della vittima, collocandosi all'esterno di una gioielleria di Frattamaggiore, mentre la vittima si trovava al suo interno, fornendo le informazioni relative ai movimenti della vittima agli altri sodali, che iniziavano un'attività di pedinamento della vittima, da Frattamaggiore a Casoria, dove i rapinatori a bordo di un motoveicolo "Yamaha", modello "Fazer", puntavano una pistola contro la persona offesa, all'altezza del petto, costringendola a consegnare il suo scooter, al cui interno era riposto uno zaino contenente un campionario di preziosi composto da argenti, argenti con pietre e vetri del valore complessivo di 1.500 euro, nonché un tablet.

La seconda rapina veniva commessa a Casoria il 26 aprile 2023, ai danni di un imprenditore in procinto di versare in banca un'ingente somma di denaro, costituente l'incasso delle proprie attività. Anche in tale occasione, i "filatori", a bordo di un'autovettura, spostandosi da San Nicola La Strada, Volla e Pomigliano d'Arco, seguivano tutti gli spostamenti della vittima, mentre riscuoteva gli incassi di una nota catena di negozi di detersivi e casalinghi, per depositarli in un istituto di credito.

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Una volta ottenute le informazioni sul suo percorso, i "filatori" le comunicavano ai complici che, a bordo di un motoveicolo Yamaha "T-Max", nei pressi dell'istituto di credito, si avvicinavano alla vittima, la minacciavano con una pistola, puntandola alla testa, aprivano la portiera posteriore della sua autovettura e si impossessavano del suo zaino, contenente la somma di 10.940 euro, pari all'incasso complessivo dei negozi, la somma di 150 euro e gli effetti personali.

Attraverso l'ausilio di intercettazioni ambientali è stato, infatti, possibile cogliere i dialoghi degli indagati proprio nei momenti immediatamente antecedenti alle rapine, nei quali, gli stessi si scambiavano informazioni sulla collocazione della vittima, su cosa la stessa avesse con sé e su dove avesse collocato lo zaino contenente il denaro contante ovvero i preziosi. In seguito all'analisi delle denunce e delle sommarie informazioni resa dalle persone offese, si è accertato che – in entrambi gli episodi – gli indagati portavano illegalmente con sé armi, utilizzate nelle rispettive rapine.

Da ultimo, è stato possibile ricostruire la progettazione e le fasi preparatorie di una rapina pianificata per il giorno 28 aprile 2023 nel Comune di Volla ai danni di un commerciante di generi alimentari, che iniziavano a monitorare seguendo tutti i suoi spostamenti, scambiandosi informazioni sulla strada percorsa dalla vittima e sulle relative soste. La rapina, tuttavia, non andava a buon fine perché la vittima, dopo aver effettuato una sosta controllata a vista dai sodali, seguiva una strada diversa da quella ipotizzata dai sodali.

Il piano per la rapina milionaria in Belgio

Le indagini hanno consentito, infine, di disvelare la progettazione di una rapina milionaria da eseguirsi in Belgio con la collaborazione di un basista in Romania, insediato nella città di Bucarest. Le attività hanno consentito di accertare che i sodali, per il loro travisamento, avevano acquistato presso un laboratorio teatrale quattro speciali maschere in silicone, del valore di circa 500 euro ciascuna, che consentono di attribuire in modo realistico a chi le indossa i tratti somatici di una persona diversa.

Un'immagine tratta dalla locandina del film Point Break del 1991
Un'immagine tratta dalla locandina del film Point Break del 1991
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