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Lo scontrino di Gino Rivieccio: “L’isola di sinistra ha prezzi di destra. Ma non è Procida”

Lo scontrino del bar pubblicato da Gino Rivieccio, la polemica e poi la smentita: “Non si tratta di Procida, non è una isola della Campania”.
A cura di Cir. Pel.
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«Stamattina ho fatto colazione con una brioche linea Bulgari. E meno male che non ho preso il cornetto Cartier. Sarà pure un’isola di sinistra, ma téne ‘e prezzi ‘e destra». L'attore e regista napoletano Gino Rivieccio così si lamentava lunedì 10 luglio, a mezzo social network e pubblicando foto di uno scontrino (un preconto, per precisione) dei prezzi pagati per brioces, cappuccino e caffè al tavolino di un bar isolano.

Tutti gli indizi e alcuni commenti iniziali al post Facebook, ora non più visibili, riconducevano all’isola di Procida, la più piccola fra le tre isole del Golfo di Napoli, come scritto inizialmente.

Deduzione sbagliata, dichiara Rivieccio: «Non è affatto così» smentisce, raggiunto telefonicamente da Fanpage.it. «Non è a Procida che mi riferivo. E non mi riferivo ad alcuna isola della Campania».

Piuttosto arrabbiato, il mattatore napoletano non vuole spiegare a quale isola italiana si riferisse, nel suo post-sfogo su Facebook.  E, sempre telefonicamente, ribadisce il suo pensiero: «Non so come è venuta fuori Procida o come lo abbiate dedotto, visto che io non l'ho scritto. A Procida sono di casa e ci vengo spessissimo. La battuta sull'isola di sinistra che ha i prezzi di destra? Ma sono anni che la faccio: è appunto una battuta».

E poi, arriva una smentita nero su bianco:

Con riferimento alla sterile polemica innescata su un mio post in cui pubblicavo lo scontrino di un bar dai prezzi, a mio avviso, eccessivi, tengo a precisare che non mi trovavo affatto a Procida, né in altra isola della Campania. Né d’altro canto dallo scontrino pubblicato ci sono elementi per fare deduzioni poco aristoteliche.

Ritengo sia sempre sbagliato recare danno all’immagine di un personaggio pubblico che con una battuta esprime un proprio legittimo pensiero.

Ecco perché con la stessa solerzia con cui è stato montato un “caso”, mi auguro si dia risalto alla mia smentita piena di affetto e di stima per Procida e i procidani.
Dopo la quale sarò felice di offrire io un caffè al direttore e all'articolista. Ovviamente, in un bar di Procida.

(articolo aggiornato martedì 11 luglio, ore 14.21)

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