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Covid 19

Napoli, arriva la polizia al centro vaccini Covid: molta gente rifiuta AstraZeneca e vuole Pfizer

La campagna vaccinale si scontra con paure infondate e polemiche. E così alla Mostra d’Oltremare di Napoli le operazioni di vaccinazione si rallentano fortemente a causa di coloro che pretendono di scegliersi il vaccino. In particolare molte persone chiedevano di potersi proteggere dal Covid-19 con Pfizer e non con AstraZeneca. L’Asl Napoli 1 costretta a chiamare la polizia.
A cura di Cir. Pel.
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Vaccino Covid a Napoli, siamo tornati al punto di partenza: purtroppo nuove tensioni agli hub vaccinali partenopei, in particolare in quello di Fuorigrotta alla Mostra d'Oltremare, causa estenuanti attese e disorganizzazione ma non solo. L'Asl Napoli 1 riferisce che l'imbuto che ha rallentato tutto è stato causato da quegli utenti che avrebbero preteso, senza averne diritto, di scegliere con quale vaccino proteggersi dal virus, in particolare chiedendo di non vaccinarsi con AstraZeneca bensì con Pfizer-BionTech o Moderna. Il tutto comunque si è svolto in un quadro complessivo di disorganizzazione e ritardi: terminate le scorte Pfizer, è stato necessario attendere l'arrivo di altre "piastre" di fiale, utilizzabili solo dopo scongelamento (questo vaccino è conservato sottozero).

Per evitare che la situazione potesse degenerare, visti gli insulti e le minacce verbali agli operatori sanitari, il direttore generale dell'Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva ha chiesto un intervento delle forze di polizia, peraltro già presenti, al fine di sedare le proteste.

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In una nota la direzione strategica dell’ASL Napoli 1 Centro ricorda che il piano vaccinale prevede la somministrazione del vaccino a vettore mRNA solo per categorie dedicate puntualmente definite ed elencate e che  «Pretendere la somministrazione di un vaccino al di fuori di queste categorie e dalle indicazioni prescritte dai sanitari non è possibile e di certo non è accettabile alcun comportamento di minaccia o insulto nei confronti del personale sanitario o delle guardie di sicurezza impegnate nello svolgimento del proprio lavoro a servizio dei cittadini».

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Dichiara Verdoliva:  «Un fatto gravissimo. Non tollereremo che con tali comportamenti e tali pretese si faccia saltare l’organizzazione di un intero centro vaccinale pensando di poterci costringere a somministrare vaccini diversi da quelli previsti». È poi il direttore sanitario Maria Corvino a ricordare che la vaccinazione con Pfizer è possibile solo per cittadini che hanno patologie o condizioni di salute tali da rendere indispensabile la somministrazione del vaccino a mRNA. «Chi ritiene di essere affetto da patologie per le quali è prevista la somministrazione di vaccino a mRNA – dice Corvino – può iscriversi nelle apposite categorie, diversamente non ci saranno deroghe e nessuna eccezione».

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