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Pm chiede l’archiviazione del marito violento: “Uomini tendono a vincere le resistenze delle donne”

Pm chiede l’archiviazione nei confronti di un marito accusato di violenze. L’avvocato della donna: “Presenteremo ricorso”. La Procura: “Deciderà il gip”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La richiesta del pubblico ministero di archiviare il procedimento ai danni di un uomo accusato di comportamenti violenti nei confronti della moglie sta facendo molto discutere. In attesa delle decisioni del giudice per le indagini preliminari, che dovrà decidere se accettare o respingere la richiesta di archiviazione presentata dal pm, nelle scorse ore a rendere pubblica la vicenda è stato l'avvocato della donna, Michele Sarno. Tra le motivazioni della richiesta di archiviazione presentata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, infatti, ci sarebbero alcuni passaggi contestati.

Le accuse della donna e le teorie del pm

Tra gli episodi che la donna ha contestato all'uomo, ci sono infatti una costrizione nell'avere rapporti sessuali, nonché un coltello puntato alla gola durante alcune minacce. Secondo il pubblico ministero Flavia Felaco, tuttavia, nel primo caso non ci sarebbero prove della consapevolezza della non consensualità al rapporto, "considerato anche comune negli uomini dover vincere quel minimo di resistenza che ogni donna, nel corso di una relazione stabile e duratura, nella stanchezza delle incombenze quotidiane, tende ad esercitare  quando un marito (che nel caso di specie appare particolarmente amante della materia) tenta un approccio sessuale".

Nel caso invece del coltello puntato alla gola, ha spiegato ancora l'avvocato Michele Sarno intervistato da Repubblica, il contesto sarebbe stato particolare, e nel dettaglio un pranzo tra amici durante il quale, davanti agli stessi che hanno poi confermato la versione, alla tv si parlasse di femminicidi. A quel punto l'uomo, che stava tagliando del pane, avrebbe puntato il coltello verso la moglie "per quanto di cattivo gusto" dicendole che "prima o poi anche lui sarebbe stato menzionato al telegiornale, tornando pochi istanti dopo ad affettare il pane", scrive la pm. Scherzo che sarebbe stato confermato anche dalla replica della donna, che affermava che invece sarebbe uscita prima lei al telegiornale.

L'avvocato della donna ha dunque annunciato di aver presentato un ricorso al gip contro la richiesta di archiviazione presentata dalla pm. "Ciò che lascia sorpresi è che il magistrato, in questi casi infatti , non valuta e giudica i fatti, ma li interpreta”, ha aggiunto ancora Michele Sarno.

La Procura: "Nessuna archiviazione, solo una richiesta del pm"

"In riferimento ad una richiesta di archiviazione adottata da un magistrato di questo ufficio in un procedimento per maltrattamenti e violenza sessuale, oggetto, in data odierna, di notizie di stampa", si legge in una nota firmata dal procuratore Aldo Policastro, "mi corre l'obbligo, atteso l'interesse pubblico connesso, di precisare che la opposizione presentata dalla persona offesa è all'esame dell'ufficio, come sempre accade dopo la sua presentazione, che dovrà determinarsi all'esito in ordine al prosieguo del procedimento. La richiesta assunta ha ritenuto che non ricorresse il quantum probatorio necessario a ritenere sussistenti gli elementi costitutivi dei reati contestati". Di fatto, la Procura di Benevento ha confermato che non vi è stata alcuna archiviazione ma soltanto una richiesta presentata dal pubblico ministero, che sarà poi analizzata dal giudice per le indagini preliminari.

"L'ufficio, anche tenendo conto dell'autonomia del magistrato assegnatario del procedimento, si determinerà, senza alcun pregiudizio determinato dalla decisione assunta e di cui si discute, all'esito dell'esame degli atti e dell'opposizione. Fermo restando che è assolutamente estraneo alla prassi e agli orientamenti di tutto l'ufficio ogni e qualsiasi sottovalutazione del seppur minimo approccio costrittivo nei rapporti interpersonali tra uomo e donna e in generale in quelli che involgano la libertà in generale e quella sessuale in particolare", conclude la nota della Procura di Benevento.

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