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Picchia la prof a schiaffi in faccia per un voto basso alla figlia: aggressione al liceo di Castellammare

L’aggressione al Liceo classico Plinio Seniore di via Virgilio. Solidarietà del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e della Flc Cgil.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Picchia la Prof di inglese perché ha dato un voto troppo basso alla figlia. È accaduto ieri mattina all'Liceo Classico "Plinio Seniore" di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. La mamma, secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe presentata a scuola della ragazza, che frequenta il primo anno dell'istituto superiore presso la sede della succursale di via Virgilio, durante l'orario curriculare, sarebbe salita al piano dove c'è la classe della figlia e poi avrebbe aggredito l'insegnante nel corridoio, cogliendola di sorpresa, insultandola e picchiandola con schiaffi in faccia e tirandole i capelli, davanti ai volti attoniti degli altri studenti. Un bidello sarebbe poi intervenuto per allontanare la genitrice. La vittima è la professoressa Lucia Celotto che ha sporto poi denuncia alle forze dell'ordine.

Il ministro Valditara: "Solidarietà alla docente"

Sulla vicenda è intervenuto il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara:

"La mia solidarietà alla professoressa Lucia Celotto. Dobbiamo tutti insieme ricostruire un patto educativo che unisca genitori, studenti e docenti".

La docente, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata colpita a braccio, spalla e testa. Il giorno prima la professoressa sarebbe stata convocata dalla preside per le lamentele di alcuni genitori sul metodo di valutazione dei figli. Contestazioni alle quali la docente avrebbe risposto puntualmente. L'argomento sarebbe poi stato trattato in aula dalla stessa professoressa il giorno dopo.

Una delle studentesse si sarebbe sentita male e avrebbe chiesto di uscire e sarebbe stata portata in segreteria. Sarebbe poi stata chiamata anche un'ambulanza. Poco dopo sarebbe arrivata a scuola la madre. Quest'ultima, mentre i collaboratori scolastici erano intenti a soccorrere la figlia, sarebbe salita nel corridoio e avrebbe aggredito la professoressa. La giovane sarebbe poi andata via con la madre. Anche la scuola avrebbe intenzione di sporgere denuncia.

La solidarietà della FLC CGIL alla prof aggredita

Tantissimi i messaggi sui social di vicinanza alla docente per l'aggressione subita. Solidarietà è stata espressa alla docente aggredita dal sindacato FLC CGIL. In una lettera inviata alla dirigente scolastica si censura "l'episodio increscioso". "Un'aggressione fisica – si legge nella missiva – sul posto di lavoro che ha danneggiato una lavoratrice del Plinio Seniore".

Cosa c'è scritto nella lettera?

L'aggressione della collega non è un caso isolato nella scuola del post pandemia,, dove spesso si verificano episodi di violenza nelle scuole a danno dei docenti, ma anche del personale ATA; un fenomeno in crescita, derivante da disagi economici, social, psicologici; specchio di una realtà sociale in cui si registra un evidente indebolimento del tessuto valoriale, una discrasia tra modelli educativi, quello scolastico da un lato e quello socio-familiare dall’altro e, soprattutto, un progressivo discredito che decenni di disinvestimento finanziario e progettuale da parte della politica hanno riversato sul sistema scolastico. Ma c'è anche un'erosione interna delle relazioni: la scuola, che dovrebbe essere comunità, è sempre più spesso lacerata tra le sue componenti (dirigenti contro docenti, famiglie alleate con i dirigenti contro i docenti o viceversa). Troppa confusione e troppa conflittualità nelle scuole. Non si può continuare così. È un danno per tutti, per i ragazzi soprattutto che questa conflittualità la percepiscono, spesso la sfruttano a proprio vantaggio, come quando due genitori non vanno d'accordo.

E conclude:

Alla luce di queste riflessioni, spesso condivise con colleghi, come rsu del liceo classico Plinio Seniore esprimo tutta la mia solidarietà alla collega anche a nome della mia associazione sindacale, la FLC CGIL. E voglio lanciare un appello a lei, dirigente, a voi colleghe rsu, all'intera comunità del Plinio, docenti, ata, genitori, per discutere nelle opportune sedi di ciò che è avvenuto, condannare la violenza e cercare insieme strategie più efficaci volte a recuperare prima di tutto l’alleanza scuola-famiglia, che ormai da tempo sembra essersi incrinata. Il principio della partecipazione collaborativa, ispiratore delle riforme democratiche degli anni ‘70, è stato soppiantato già dagli anni ‘90 da una concezione della scuola quale ente erogatore di servizi volti alla soddisfazione del cliente, accentuando l’attitudine “giudicante” delle famiglie, che delegano l’educazione dei figli agli insegnanti, rinunciano ad essere coprotagonisti dei processi educativi e interpretano il rapporto con l’istituzione scolastica nella logica della domanda-offerta. La scuola non è più riconosciuta come istituzione fondante della più ampia comunità democratica, ma come risposta ai propri interessi soggettivi, da esigere con qualunque strumento, tra i quali, in casi estremi ma non infrequenti, ricorsi, minacce, violenze. Esaminati tutti i fatti e le responsabilità vi invito a dare una risposta forte a quanto è successo e a quanto potrà succedere ancora in futuro.

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