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Parcheggio Stadio Maradona, l’ex assessore “proposi di aprirlo quando De Laurentiis voleva andare via”

L’ex assessore all’Urbanistica Luigi De Falco a Fanpage.it: “Con i lavori di adeguamento quel parcheggio potrebbe riaprire”
Intervista a Luigi De Falco
ex assessore all'Urbanistica e presidente di Italia Nostra Napoli
A cura di Pierluigi Frattasi
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

“È assurdo che il parcheggio sotterraneo dello Stadio Diego Armando Maradona sia chiuso perché mai collaudato. Avere un'opera colossale non utilizzabile è un paradosso. Dieci anni fa, quando ero assessore, e arrivò l'ipotesi di trasferire lo stadio del Napoli altrove, facemmo uno studio di fattibilità per verificare l'ipotesi di utilizzare comunque lo stadio come impianto pubblico di quartiere. E in quell'ipotesi fu valutata la possibilità che i parcheggi si potessero rendere disponibili. Anzi, si confidava in una loro apertura che per noi era fondamentale e lo è ancora”.

Non ha dubbi Luigi De Falco, ex assessore all'Urbanistica della prima giunta De Magistris, oggi presidente di Italia Nostra Napoli. Erano gli anni 2012-'13, caratterizzati dallo scontro tra il Comune e Aurelio De Laurentiis, patròn del Club azzurro, sull'affidamento dello stadio di Fuorigrotta, che all'epoca si trovava in pessime condizioni, prima che fosse ristrutturato per le Universiadi del 2019. De Laurentiis minacciò più volte di portare il Napoli a giocare in altre città o di costruire anche uno stadio altrove. Soluzioni mai concretizzatesi.

Il parcheggio sotterraneo dello stadio Maradona, da 180 posti auto, fu realizzato per i Mondiali di Italia '90, ma mai collaudato perché, subito dopo la conclusione dei lavori, la normativa sulla sicurezza cambiò. Il parcheggio non rispettava l'altezza minima. Lo stadio, essendo un impianto ad uso pubblico, non poté andare in deroga. Il dissesto del Comune rese impossibile anche procedere ai lavori di adeguamento. E il parcheggio è rimasto chiuso fino ad oggi. Nelle ultime settimane, però, nelle commissioni comunali Sport e Opere Pubbliche, presiedute da Gennaro Esposito e Nino Simeone, si è tornati a parlare della possibilità di aprirlo.

De Falco, perché il parcheggio dello Stadio è rimasto chiuso?

Il parcheggio sotterraneo fu realizzato, ma mai collaudato. Per questo non è mai stato aperto. Questa è la motivazione ufficiale. Non mi risultano questioni di problemi statici o di allagamenti. Ad oggi, che io sappia, non ci sono condizioni tali da renderlo impraticabile.

Si è detto più volte che il parcheggio è più basso di qualche centimetro. È questo il motivo per cui è ancora chiuso?

L'altezza dei parcheggi è di 2,4 metri, ma è tollerata fino a 2 metri. In effetti potrebbero esserci dei problemi per veicoli di particolare altezza. Ma sono ragioni poco sostenibili di fronte alla scelta di tenere chiuso un parcheggio che sarebbe di grande comodità. Il parcheggio è di proprietà comunale. È assurdo tenerlo chiuso, quando oltre allo stadio ci sono anche gli eventi alla Mostra d'Oltremare.

È possibile fare oggi il collaudo a distanza di tanti anni?

Assolutamente sì, con i dovuti adeguamenti. Il collaudo tecnico è anche più semplice di quello amministrativo, che richiede una ricerca per recuperare gli atti, gli stati di avanzamento di lavoro vidimati, saldi e pagamenti. Sotto il profilo tecnico bisogna consultare i documenti tecnici. Se oggi si volesse, si potrebbe fare un lavoro sistematico, molto complesso, ma non complicato. Certo, bisognerebbe trovare il personale. Occorrerebbe una struttura ad hoc di tecnici, interna, per risolvere questa situazione. Ma mi rendo conto che non è semplice distogliere il poco personale che c'è dal lavoro ordinario.

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