“Non uscite di casa, vi scuoio vivi”: arresto per due tiktoker, uno è irreperibile

Ogni giorno, per quattro mesi, avrebbero preso di mira due persone con video offensivi e di minacce pubblicati sui social: un cyberstalking asfissiante, che ha portato all'arresto per due tiktoker; la misura è stata emessa dal Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della locale Procura (pm Paolo Martinelli), e per entrambi è stato disposto il carcere. Uno dei destinatari del provvedimento è stato preso, mentre l'altro è al momento irreperibile e nei giorni scorsi ha pubblicato su Tiktok un video in cui si congeda dai social dicendo che "La giustizia in Italia non funziona", "è come un cancro", e "gli innocenti stanno in carcere e i colpevoli a piede libero".
La falsa violenza sessuale
Gli accertamenti sono scattati a seguito delle denunce di un uomo e di una donna, che non si conoscono tra loro, residenti in Campania; uno di loro, sotto la pressione continua delle offese e le minacce, era anche arrivato a manifestare intenti suicidi. Nel primo caso, l'uomo era stato preso di mira perché ritenuto colpevole di una violenza sessuale, circostanza rivelatasi falsa; la donna, invece, aveva fatto dichiarazioni all'avvocato che secondo il suo stalker erano false.
Il cyberstalking sui social
I due hanno raccontato, in fase di denuncia, un calvario continuo, fatto di video pubblicati e live della durata di ore e ore, di notte e di giorno, con offese e minacce gravissime rivolte non solo a loro ma anche nei confronti dei figli. "L'inchiesta sancisce che il mondo virtuale è in realtà un mondo materiale capace di produrre effetti nefasti sulla vita delle persone", commenta l'avvocato Arnaldo Bernini, legale delle due vittime. La Procura di Napoli ha inoltre ottenuto la chiusura di diversi profili social riconducibili ai due indagati.