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“Non puoi usare il bagno, vieni dalla spiaggia libera”: denunciato gestore di un lido a Bacoli

A rendere noto l’episodio, sui social, è stato il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione: “Una roba allucinante”.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Non sono mancate, in tutta Italia, le polemiche per i divieti – ingiustificati – di alcuni gestori di stabilimenti balneari di far consumare ai clienti cibi e bevande portate dall'esterno. L'episodio che arriva da Bacoli, nella provincia di Napoli, è però alquanto singolare: il gestore di un lido ha vietato a una donna di utilizzare il bagno poiché questa proveniva dalla spiaggia libera e non aveva dunque pagato per i servizi dello stabilimento; il proprietario del lido, pertanto, è stato per questo motivo denunciato.

A rendere noto l'episodio e la relativa denuncia del titolare dello stabilimento è stato direttamente il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, che sui social ha raccontato quanto accaduto: «Una roba allucinante, che infanga il buon nome della nostra città. E, peggio ancora, infanga molti altri concessionari di arenile che, invece, nella nostra città, rispettano le più basilari regole di civiltà. Intollerabile. La donna ha potuto accedere ai servizi igienici del lido, solo quando stava per sentirsi male. Una sorta di pietà. Una sorta di regalo fatto al popolo, dal padrone di turno».

«Squallore puro» scrive il primo cittadino che continua il suo racconto social:

C'è ancora, purtroppo, chi crede che gestire un bene pubblico significhi diventarne proprietario. Nella diffida, abbiamo specificato che una nuova violazione dei più basilari diritti dei bagnanti, sarà punita con la revoca della concessione demaniale. Immediatamente. Una nuova battaglia, che segue quella avviata la scorsa estate contro chi, a Miliscola, vietava l’ingresso in spiaggia di omogenizzati e bottiglie d’acqua.

Come se si fosse in un club privato. Dovete togliervelo dalla testa. I proprietari della sabbia e del mare, siamo tutti. Sono patrimonio della collettività. Senza cancelli, senza catene, senza recinzioni. Senza abusi edilizi, senza oscenità. E senza assurdi divieti.

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