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Covid 19

Non è nelle liste dei “fragili” per il vaccino, minaccia di darsi fuoco: paura ad Avellino

Paura nell’hub vaccinale allestito al campo Coni di Avellino, dove un uomo di 51 anni, con gravi patologie, ha scoperto di non essere stato inserito nella lista dei “fragili” per ricevere il vaccino anti-Covid. L’uomo ha così minacciato di darsi fuoco con una tanica di benzina, e solo dopo una lunga trattativa con la polizia ha desistito.
A cura di Valerio Papadia
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Non era stato inserito nella categoria dei cosiddetti "pazienti fragili" per il vaccino contro il Coronavirus: quando l'ha scoperto, Antonio Iannaccone, 51 anni, ha così minacciato di darsi fuoco, creando il panico tra coloro che si trovavano in fila insieme a lui per ricevere la somministrazione del vaccino. È accaduto ad Avellino, all'interno dell'hub vaccinale allestito nel campo Coni di via Tagliamento, dove il 51enne e sua madre, una donna di 74 anni, entrambi affetti da gravi patologie, si sono recati per ricevere la loro dose di vaccino anti-Covid. Una volta arrivato nel centro vaccinale irpino, però, Iannaccone ha scoperto di non essere stato inserito nella lista dei "fragili": ha telefonato al 113 e ha dunque annunciato di darsi fuoco con una tanica di benzina, scatenando il panico tra coloro che si trovavano nel centro vaccinale in quel momento.

Sul posto sono arrivati gli uomini della Squadra Volante della Questura di Avellino e i sanitari del 118: soltanto dopo una lunga trattativa con i poliziotti, il 51enne ha desistito e ha consegnato la tanica piena di benzina agli agenti, chiedendo anche scusa a tutti i presenti per la paura e l'agitazione che aveva provocato nell'hub vaccinale. Antonio Iannaccone non è nuovo a proteste del genere, spesso dettato proprio dalla sua condizioni psico-fisica.

A Napoli, nell'hub vaccinale allestito all'interno della Mostra d'Oltremare, invece, ieri si sono registrate lunghe code e fino a tre ore di attesa, dal momento che erano terminate le dosi di vaccini Pfizer a disposizione. I vaccini sono stati recuperati dall'Asl di Salerno, ma questo ha comportato per forza di cose tanti ritardi, e le inoculazioni sono riprese soltanto dopo un paio d'ore.

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