Nisida, discarica di rifiuti abusiva fronte mare: “Scempio a Bagnoli Coroglio”

Discarica abusiva di rifiuti sulla fermata del pullman a Nisida, di fronte al mare.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Una discarica abusiva di rifiuti a Nisida, nella zona di Bagnoli-Coroglio, proprio di fronte al mare. Deturpato un punto panoramico dove coppie e famiglie avrebbero potuto godere di una vista spettacolare sul tramonto. Una possibilità negata, a causa degli incivili che gettano i propri rifiuti accatastandoli in strada, senza alcun rispetto per gli altri cittadini e per sé stessi. I cumuli di immondizia lasciati in prossimità della fermata del bus Anm. Dove i passeggeri salgono sui mezzi pubblici. Spesso tra loro ci sono mamme solo con i passeggini dei bambini o persone portatrici di disabilità, con difficoltà di movimento o costrette in carrozzina. Dovranno aspettare il pullman tra l'immondizia e fare lo slalom tra i sacchetti accatastati a causa di chi ha gettato lì la propria spazzatura, piuttosto che fare pochi metri, come centinaia di migliaia di cittadini onesti e gettarli nei contenitori dei rifiuti, che non mancano in città. La foto dello scempio è stata pubblicata dal parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi Sinistra).

A Napoli ancora discariche abusive

Le discariche illegali di rifiuti, purtroppo, sono ancora presenti in città. Non offrono soltanto una vista e un odore sgradevole ai cittadini e ai turisti di Napoli, ma sono un costo per tutta la collettività. Asìa, l'azienda dell'igiene urbana cittadina, infatti, deve spendere somme aggiuntive per rimuovere le discariche non autorizzate. Bisogna fare uscire i bobcat, inviare in missione addetti all'igiene urbana che vengono distolti da altri compiti. Tutto questo costa e viene pagato attraverso la Tari, la tassa sui rifiuti, che copre interamente la raccolta dell'immondizia. Una spesa aggiuntiva, quindi, che va a pesare su chi paga le tasse, ma anche su chi non le paga, perché quei soldi vengono sottratti poi ad altri servizi, rendendoli meno efficienti. Insomma, per una grande inciviltà, che si potrebbe risolvere con un piccolo sforzo (allungarsi di qualche metro per conferire correttamente l'immondizia nei contenitori, come avviene in tutt'Italia), ci perdono tutti.

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