Niente fondi al Teatro Mercadante, De Luca: “Non finanziamo la cafoneria”. Ma il Pd è contro

"La Regione non finanza la cafoneria". Vincenzo De Luca risponde così ai cronisti in merito al taglio di fondi al Teatro Mercadante di Napoli, il cui direttore artistico Roberto Andò aveva convocato una conferenza stampa per spiegare che lo storico Teatro del Fondo si era visto togliere un finanziamento regionale da due milioni di euro che metterebbe a rischio, oltre alla rassegna Pompeii Theatrum Mundi, anche la programmazione ordinaria. Il presidente della Regione Campania, a margine della conferenza stampa in cui ha parlato dell'imminente inizio del Comicon di Napoli (dal 28 aprile al 1° maggio), ha risposto alle domande dei giornalisti che gli chiedevano anche della vicenda Mercadante.
"A Napoli c'è un'antica tradizione", ha aggiunto De Luca, "ognuno programma a capocchia, cioè mette in piedi le cose che gli piacciono e poi ricatta le istituzioni chiedendo soldi se no fanno le conferenza stampa. A me le conferenze stampa riattivano la circolazione, mi fanno stare meglio", ha proseguito il presidente della Regione Campania. Che ha poi aggiunto che "la Regione risparmierà due milioni di euro perché non finanzia la cafoneria. Ci sono cafoni a Napoli che pensano di poter ricattare una istituzione, io ho cercato di spiegare che questa storia è finita. Ci vuole rispetto".
E sul Mercadante rincara la dose: "Il consiglio di amministrazione del Mercadante è formato da cinque unità, la Regione Campania ha un solo rappresentante e nonostante ciò siamo l'ente che finanzia di più. Avevamo proposto due milioni e 50mila euro, più di tutti gli altri enti. Vergognoso che si faccia una polemica su questo". E conclude: "C'è gente che si è abituata al parassitismo, che ha perso il senso della realtà".
Ruotolo, Pd: "Solidarietà totale a Roberto Andò"
La posizione del Partito Democratico è di contrapposizione alla decisione di De Luca. A esprimerla è Sandro Ruotolo, della segreteria nazionale guidata da Elly Schlein, titolare delle deleghe a cultura, informazione e memoria.
La mia solidarietà al direttore del teatro nazionale Mercadante Roberto Andò è totale.
Togliere soldi alla cultura è un delitto, perché noi abbiamo bisogno di cultura. Ma è soprattutto inconcepibile e inaccettabile che un presidente di regione mortifichi e svilisca il proprio ruolo istituzionale, utilizzando quel linguaggio e quelle offese irricevibili.
A maggior ragione, se rivolte a uno dei massimi esponenti della cultura contemporanea. Penalizzare istituzioni culturali come il Mercadante e il San Carlo è uno schiaffo alla città di Napoli, il capoluogo della regione che De Luca amministra.