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Covid 19

Negozi e ristoranti a Napoli, l’ultima rata della tassa sui rifiuti 2020 slitta ad aprile

Il Comune di Napoli per venire incontro ai titolari di negozi e ristoranti piegati dalla crisi Covid ha deciso di far slittare il termine per il versamento della rata a saldo Tari 2020 per le utenze non domestiche al 30 aprile prossimo. La vecchia scadenza, invece, era stata fissata al 31 gennaio scorso.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Altri due mesi di tempo ai commercianti di Napoli per pagare l'ultima rata della tassa sui rifiuti dell'anno scorso. Il Comune di Napoli, infatti, per venire incontro ai titolari di negozi e ristoranti piegati dalla crisi Covid ha deciso di far slittare il termine per il versamento della rata a saldo Tari 2020 per le utenze non domestiche al 30 aprile prossimo. La vecchia scadenza, invece, era stata fissata al 31 gennaio scorso. La decisione è stata comunicata dall'assessore al Bilancio e al Commercio Rosaria Galiero: "Oggi – spiega – la Giunta comunale ha approvato il differimento al 30 aprile del termine per il versamento della rata a saldo Tari 2020 per le utenze non domestiche. Una misura intrapresa per aiutare le attività che hanno oggettivi problemi di liquidità in questa fase".

Ultima rata Tari 2020 slitta a fine aprile

L’amministrazione ha assunto tale decisione considerato il perdurare dell’emergenza sanitaria del Covid19 e tenuto conto delle difficoltà del tessuto socio-economico della città legate anche alle misure restrittive locali e nazionali. "Abbiamo raggiunto questo risultato – commenta l'assessore Rosaria Galiero – che è frutto dell’ascolto costante instaurato con le associazioni di categoria e gli ordini professionali per venire incontro alle imprese chi in questo momento vivono un momento di grande difficoltà”. Negli scorsi giorni, i commercianti e i titolari dei locali, soprattutto bar e ristoranti, avevano protestato anche con manifestazioni di piazza per le difficoltà che stanno affrontando a causa della crisi economica legata al Coronavirus. I commercianti chiedevano tra le altre cose anche il taglio delle spese per le attività che sono chiuse a causa della pandemia del Coronavirus.

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