Napoli, tensioni con la polizia al corteo prima della seduta per Gaza in Consiglio comunale

In piazza attivisti per la Palestina ma anche disoccupati napoletani. Tensione all’ingresso del Maschio Angioino, volano manganellate.
A cura di Redazione Napoli
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Tensioni all'ingresso del Maschio Angioino, dove le forze dell'ordine e un corteo di disoccupati – la lista è quella del "movimento 7 novembre", senzalavoro cosiddetti "di lunga durata" – si sono fronteggiati per pochi secondi. Volati manganelli, quella che in gergo di polizia viene definita «carica di alleggerimento», per distanziare corteo e cordone della celere, sottratti dalle forze dell'ordine alcuni striscioni. Il contesto è però non quello di una manifestazione per il lavoro, bensì la seduta monotematica del Consiglio comunale dedicata alla gravissima situazione umanitaria in Palestina. Le cariche hanno consentito al sindaco Gaetano Manfredi di accedere all'Aula.

Nella Sala dei Baroni, sede storica del civico consesso partenopeo, sono entrati anche manifestanti sventolando bandiere della Palestina e avanzando con cori anti-Israele, contro il genocidio a Gaza. Si tratta di attivisti della Rete di Napoli per la Palestina. La richiesta al Comune di Napoli è «mettere in campo azioni concrete per interrompere gli accordi di collaborazione che ha in corso dal 2003 con lo Stato d'Israele» e una presa di posizione forte di sindaco, giunta e consiglio comunale in favore della popolazione Gaza e contro Israele.

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