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Napoli, tavolini ovunque gratis per bar e ristoranti: il Tar dà ragione al Comune

Via libera del Tar ai tavolini gratis e ovunque per bar e ristoranti a Napoli. Con l’ordinanza emanata dalla V sezione del tribunale amministrativo di Napoli, infatti, i giudici hanno respinto la richiesta di sospensiva cautelare sulle ordinanze del sindaco Luigi De Magistris del 29 maggio e del 4 giugno scorsi, nonché sulla delibera del consiglio comunale del 22 giugno. I giudici: “Appare prevalente l’interesse pubblico di consentire il più ampio e rapido rilancio delle attività economiche. Provvedimenti in linea con il Decreto Rilancio”. Il Comitato Chiaia Viva e Vivibile: “Il ricorso resta in piedi. Aspettiamo la sentenza”. Sono 79 le concessioni rilasciare a Chiaia.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Via libera del Tar ai tavolini gratis e ovunque per bar e ristoranti a Napoli. Con l'ordinanza emanata ieri dalla V sezione del tribunale amministrativo di Napoli, infatti, i giudici hanno respinto la richiesta di sospensiva cautelare sulle ordinanze del sindaco Luigi De Magistris del 29 maggio e del 4 giugno scorsi, nonché sulla delibera del consiglio comunale del 22 giugno. “Appare prevalente l’interesse pubblico – scrivono i magistrati della V Sezione del Tar di Napoli, Maria Abbruzzese presidente, Pierluigi Russo estensore – di consentire il più ampio e rapido rilancio delle attività economiche. Provvedimenti in linea con il Decreto Rilancio”. Il ricorso era stato presentato dal Comitato Chiaia Viva e Vivibile, assistito dall'avvocato Luca Tozzi. Il Comune di Napoli, quindi, si aggiudica il primo round. Per l'avvocato Tozzi, “Con l'ordinanza la sospensiva è stata rigettata, ma questo non comporta il rigetto del ricorso che resta in piedi, ma avrà tempi più lunghi. La delibera di consiglio non ha risolto tutte le questioni sollevate nel ricorso. Solo la sentenza potrà dire la parola definitiva”. Anche se l'orientamento dei giudici espresso nel dispositivo sembra già abbastanza chiaro. L'approvazione in consiglio comunale della modifica al regolamento sulle occupazioni di suolo pubblico sembra aver sanato il principale motivo del ricorso, perché la competenza sui regolamenti è appunto dell'assemblea cittadina e non del sindaco.

Il Comune: “Rispettate le normative”

Soddisfatto il sindaco Luigi De Magistris, che con le ordinanze di maggio e giugno, poi confermate in consiglio comunale, aveva voluto dare respiro all'economia cittadina, dopo i mesi di crisi e di blocco dovuti al lockdown. “Con la citata Ordinanza – scrive il Comune in una nota – è stata definitivamente respinta la richiesta di sospensiva sulla disciplina transitoria per il rilascio o l'ampliamento di concessioni di suolo.
L’ordinanza respinge, inoltre, l’istanza relativa alla sospensiva della delibera consiliare numero 2 del 22 giugno 2020 nel derogare temporaneamente al vigente regolamento comunale sui dehors articolo 15 attraverso il rilascio con modalità semplificate di permesso di uso temporaneo a titolo gratuito in ampliamento o per nuova occupazione in favore dei titolare di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande”.

“Il TAR – prosegue Palazzo San Giacomo – ritiene infatti che tale delibera sia in linea con la disciplina introdotta dall’art. 181 del DL 34/2020 ed adeguatamente motivata con riferimento alla prospettata esigenza di rilancio delle attività economiche nella fase successiva al “lockdown”. Si ribadisce inoltre che la valutazione riservata all’Amministrazione al fine del rilascio dei titoli sulla ’’compatibilità dell’uso del suolo per finalità di somministrazione con la sicurezza della circolazione, a tutela dei fruitori delle strade’’ non si sottrae al rispetto delle generali misure per garantire il distanziamento sociale, al Codice della strada, al Regolamento di Polizia Urbana, alle ordinanze regionali regolanti l’utilizzo massivo delle aree pubbliche o aperte per la fase di rientro dall’emergenza Covid 19. Sul pericolo paventato circa un mancato bilanciamento degli interessi coinvolti, il Tar ancora una volta ha sottolineato la prevalenza dell’interesse pubblico che scaturisce nelle azioni messe in campo al fine di consentire un ampio e rapido rilancio delle attività economiche coerentemente tra l’altro con le finalità perseguite dalla normativa nazionale”.

L'ordinanza: “L'approvazione in consiglio del regolamento decisiva”

Per i giudici, quindi, il passaggio fondamentale per la decisione è stata l'approvazione in consiglio comunale della modifica del regolamento sulle occupazioni di suolo pubblico e i dehors, in quanto “oltre ad essere stata approvata dall’organo consiliare competente, risulta sostanzialmente in linea con la disciplina introdotta dall’articolo 181 del D.L. n. 34 del 2020 (il “Decreto Rilancio” approvato il 17 luglio 2020) ed adeguatamente motivata con riferimento alla prospettata esigenza di rilancio delle attività economiche nella fase successiva al “lockdown”.

A Chiaia sono 79 i permessi rilasciati per i tavolini

“Allo stato – concludono i giudici – non risulta rilasciata alcuna concessione di suolo pubblico nel territorio della I Municipalità in deroga all’articolo 15 del suddetto regolamento e che nessuno dei 79 permessi temporanei emessi risulta impugnato dal comitato ricorrente”.

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