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Napoli, qui si allenava Maradona. Ma ora il “Paradiso” è solo macerie

Il Centro Paradiso di Soccavo, nel quartiere nord-occidentale di Napoli, oggi è ridotto ad un cumulo di macerie, dopo essere stata la casa di Maradona e di tanti altri campioni azzurri. E oggi, con la scomparsa del Diez c’è chi chiede che diventi una sorta di Museo per celebrare il Pibe de Oro.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il Centro Sportivo Paradiso di Soccavo, oggi ridotto a una sorta di giungla.
Il Centro Sportivo Paradiso di Soccavo, oggi ridotto a una sorta di giungla.
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C'era una volta il Paradiso di Soccavo, il Centro Sportivo dove si sono allenati alcuni dei più grandi giocatori della storia del Calcio Napoli ed il più grande di sempre: Diego Armando Maradona. Nato quasi "casualmente" nella zona occidentale del capoluogo cittadino, il Centro Paradiso divenne la "roccaforte" azzurra soprattutto negli Anni Ottanta, con l'arrivo del Pibe de Oro e con il boom edilizio della zona avvenuto pochi anni prima, quando l'intera zona occidentale di Napoli divenne di fatto una sorta di quartiere residenziale cittadino.

L'epoca d'oro degli allenamenti di Maradona

Nell'epoca d'oro, il Centro Paradiso aveva di famoso anche una porticina celeste, quella attraverso la quale Diego Armando Maradona entrava per evitare l'assedio dei tifosi, che davanti al cancello principale costituivano praticamente una sorta di "presidio permanente". Memorabile perfino uno dei litigi più celebri tra Diego e la società, avvenuto proprio all'interno del Centro Paradiso: quando Maradona veniva incalzato dai giornalisti per sapere quando sarebbe rientrato in campo, lui rispose con il celebre "quando Ferlaino vorrà, è lui il capo", per poi mettersi a fischiettare a mo' di sfida mentre andava in campo.

Il gioiellino di Soccavo

Il Centro Sportivo era un piccolo gioiello incastonato a Soccavo: spalti sempre pieni facilitati dall'ingresso gratuito (ma c'era chi avrebbe anche pagato per assistervi), nonché luogo di ritrovo di quasi tutta la stampa sportiva napoletana, che qui si scambiava pareri, opinioni, e qualche "soffiata", quando il giornalismo sportivo campano e spesso internazionale sapeva di avere un punto di ritrovo unico. Celebre anche gli allenamenti dell'Argentina nel Centro Paradiso durante i Mondiali del 1990: una scelta dettata anche, e soprattutto, dalla presenza di Maradona in rosa, che dunque al Centro Paradiso faceva da Cicerone per gli altri argentini.

L'abbandono a inizio Millennio

Oggi il Centro Paradiso non esiste più: oltre ad una incuria più che ventennale, si sono messi i vandali che con la scusa di "cercare un ricordo" hanno divelto ogni cosa, e fatto razzia di qualunque oggetto, perfino delle zolle di terra. E di fatto oggi non si sa neanche più bene a chi appartenga. Una volta era del Calcio Napoli, ma a cavallo del nuovo Millennio la sua proprietà si perde tra carte e tribunali. Il Napoli smise di pagarne il mutuo e finì alle banche, poi venne inserito tra i beni che passarono di mano da Corrado Ferlaino e Giorgio Corbelli. Poi finì nuovamente alle banche e concesso in leasing ad una delle società del gruppo Corbelli. Poi il crac, il fallimento, la rifondazione. E di chi sia oggi il Centro Paradiso è quasi un mistero. Ma oggi i tifosi chiedono a gran voce che venga recuperato. E magari trasformato in un Museo per Maradona, che possa diventare un nuovo punto di riferimento per i tifosi.

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