video suggerito
video suggerito

Napoli piange Massimo Lagnese, dirigente medico del 118 morto a 57 anni

Massimo Lagnese, dirigente medico del 118, si è spento a 57 anni dopo una breve malattia. Lo ha comunicato l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate.
A cura di Vincenzo Cimmino
543 CONDIVISIONI
Massimo Lagnese, medico del 118 stroncato da una malattia
Massimo Lagnese, medico del 118 stroncato da una malattia

Napoli dice addio a Massimo Lagnese, medico dirigente del 118 scomparso oggi 5 marzo a 57 anni dopo una breve malattia. A comunicare la dolorosa notizia è stata l'associazione Nessuno Tocchi Ippocrate sui propri profili social. "Siamo stati colleghi di postazione al Vomero – San Gennaro", ha ricordato Manuel Ruggiero, curatore della pagina Facebook dell'associazione, "ci siamo sentiti due giorni fa su whatsapp e mi scrivesti ‘Manuel caro manca poco…'. Io non volevo crederci, volevo venire a trovarti al Cardarelli. Adesso mi è giunta notizia che stanotte sei volato in cielo, così giovane, a soli 57 anni un brutto male ti ha strappato alla tua vita fatta di medicina d'emergenza ed ironia inimitabile. Resterai nei cuori dei colleghi che ti hanno voluto bene".

Lagnese, classe 1968, è scomparso a causa di un male incurabile che l'ha portato via in 20 giorni. La notizia sta dilagando sui social, dove si stanno rincorrendo senza sosta i messaggi di cordoglio di chi lo ha conosciuto. "Non è possibile, faccio fatica a crederci. Caro Massimo è stato un grandissimo onore per me conoscerti e lavorare al tuo fianco", ha scritto Gianni. "Un'altra pietra miliare che ci lascia. Buon viaggio amico mio", ha detto Massimiliano. "Una persona perbene, un ottimo professionista, mi dispiace veramente tanto", ha continuato Eduardo. "Grazie per la forza morale che mi davi dicendomi di non mollare mai. Riposa in pace, sentite condoglianze alla famiglia", ha concluso Luisa.

Si è unito al ricordo anche Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg, la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale. "Massimo", ha commentato Scotti, "è venuto all'Ordine per sistemare alcune pratiche relative alla pensione. Voleva sistemare tutto prima della sua dipartita. Mi ha colpito la serenità  e tranquillità con cui stava affrontando la tragicità della sua situazione clinica. Un grande esempio per tutti noi, un amico fraterno che colpisce al cuore per il dolore che lascia la sua perdita".

543 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views