Napoli, partita di calcio tra papà detenuti e figli: “Oggi ci sentiamo liberi”

Ogni anno, negli istituti penitenziari italiani si organizza una partita tra papà detenuti e figli, un momento in cui le famiglie possono riunirsi e stare insieme.
A cura di Peppe Pace
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Padre e figlio si tengono per mano prima della partita.
Padre e figlio si tengono per mano prima della partita.

"Un giorno di normalità, un perimetro all'interno del quale è possibile rafforzare la relazione familiare". A spiegarlo è Sandra Cavaliere, che ogni anno, dal 2015, organizza con l'associazione Bambinisenzasbarre. La "Partita con mamma e papà", l'atteso incontro tra genitori detenuti e i loro figli che apre le porte degli istituti penitenziari italiani alle loro famiglie. "Un momento fondamentale sia per chi vive in condizioni di restrizione della libertà, sia per i bambini che possono vivere la quotidianità del loro genitore che rappresenta colui che detta la norma e la sicurezza, questo permette al bambino di superare alcune angosce della crescita e alcuni aspetti della strutturazione della personalità".

La partita è giunta alla sua nona edizione e coinvolge ormai la quasi totalità degli istituti penitenziari italiani, per un totale di quasi ventimila tra bambini e familiari dei detenuti. Siamo stati nell'istituto penitenziario di Poggioreale a Napoli per raccogliere le testimonianze, i racconti e le emozioni dei papà detenuti: "Oggi ci sentiamo liberi – racconta uno dei papà – vorremmo che non finisse mai e vogliamo goderci ogni minuto. La cosa che ci manca di più è proprio la possibilità di avere un rapporto con i nostri figli, ma allo stesso tempo è proprio la speranza di poterli riabbracciare, anche solo per poche ore, che ci dà la forza per andare avanti e ringraziamo chi ce lo permette".

"Per noi è un giorno importante"

"Penso che non ci sia iniziativa più bella per i detenuti – spiega Stefano Martone, direttore della casa circondariale di Poggioreale – di trascorrere del tempo all'aperto su un campo di calcio con i propri figli. Per noi è un giorno importante". I papà, le mamme e i figli si sono riabbracciati in uno spazio dedicato all'interno della struttura dove sorge un campetto di calcio, all'aperto, recentemente allestito con materiali e attrezzature moderne. Prima di accedere al campetto, hanno tutti indossato le maglie gialle e blu fornite dall'associazione e dopo la partita hanno pranzato insieme. "Oggi è il giorno più importante della mia vita – spiega uno dei papà – in cui ci si rende conto delle cose a cui abbiamo rinunciato. Cambiate, se potete, perché qui si soffre davvero e fuori la vita è bella".

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