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Napoli, invasione di vespe orientali al Rione Alto e Fuorigrotta: è allarme

Numerose segnalazioni della presenza dei grossi insetti nelle zone del Rione Alto, di Fuorigrotta e del centro storico. L’esperto: “Attenzione, possono pungere”
A cura di Pierluigi Frattasi
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A sinistra un nido di vespe orientali a Scisciano. A destra un esemplare a Fuorigrotta
A sinistra un nido di vespe orientali a Scisciano. A destra un esemplare a Fuorigrotta

Invasione di vespe orientali a Napoli. Diverse segnalazioni dei grossi insetti, chiamati informalmente anche calabroni, sono arrivate negli ultimi giorni da diversi quartieri, dal centro storico, al Rione Alto, a Fuorigrotta. Si tratta di grossi insetti, simili a vespe, di colore marrone-rosso, con fascia gialla sull'addome. Alcuni di questi insetti, negli scorsi anni, sono stati anche causa di punture ai cittadini, in alcuni casi con conseguenze anche serie, come choc anafilattico.

L'esperto: "Fare attenzione, possono pungere"

"Ci sono molte segnalazioni di vespe orientali e vespe velutina nella zona del Napoletano – commenta a Fanpage.it Daniele Dell'Aitante, disinfestatore specializzato – Negli ultimi giorni siamo intervenuti sia a Napoli, nella zona di Fuorigrotta, che in provincia, a Scisciano e Marigliano, per la presenza di questi due tipi di vespe".

Qual è la vespa più aggressiva?

"La vespa orientalis soprattutto – spiega Daniele Dell'Aitante – è particolarmente aggressiva e pericolosa, perché attacca in sciame. E se infastidita può attaccare e provocare punture dolorose. Basta però restare a distanza per evitare guai. Di solito le cacciatrici si trovano a 3-4 chilometri dal nido, hanno grande facilità a volare per lunghe distanze anche al di sopra dei palazzi. Spesso sono attratte da palazzi con piante, innaffiate di recente.Per eliminarle, spesso si utilizzano anche delle trappole di cattura".

“La maggior parte dei calabroni – aveva spiegato a Fanpage.it in passato, il professor Francesco Pennacchio, docente di Entomologia generale e applicata del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli – sono di origini asiatiche. È altamente probabile che gli esemplari avvistati nel napoletano siano riconducibili al calabrone orientale o vespa orientale (Vespa orientalis). Questa specie è presente nell’Italia meridionale da molto tempo ed è facilmente distinguibile da altre vespe e calabroni per via della sua intensa colorazione rossiccia, accompagnata da una larga banda di colore giallo sull’addome.

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