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L’esperto sull’invasione di vespa orientalis a Napoli: “Con il caldo si sta espandendo”

A Napoli segnalata la presenza di vespa orientalis. Andrea Becchimanzi, ricercatore Federico II, a Fanpage.it: “Il cambiamento climatico favorisce la presenza di questi insetti in questi periodi”
Intervista a Andrea Becchimanzi
entomologo e ricercatore Federico II
A cura di Pierluigi Frattasi
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Una vespa orientale, a sinistra. A destra un nido
Una vespa orientale, a sinistra. A destra un nido

Invasioni di vespa orientalis a Napoli a novembre inoltrato? "Il protrarsi del bel tempo e di temperature favorevoli allo sviluppo e all’attività degli insetti può favorire la presenza di popolazioni attive di vespidi (vespe e calabroni) anche in questo periodo dell’anno. Il cambiamento climatico può favorire la presenza di questi insetti in periodi dell’anno e in località in cui non si erano ancora avvistati". Non ha dubbi Andrea Becchimanzi, esperto entomologo e ricercatore del Dipartimento di Agraria dell'Università degli studi di Napoli Federico II, che interviene a Fanpage.it. I grossi insetti, infatti, in questi giorni, sono stati avvistati in diverse zone della città, dal Vomero a Fuorigrotta, al centro storico, e della provincia di Napoli.

Dottore, bisogna quindi abituarsi alla presenza dei calabroni anche a novembre?

Si tratta di colonie stagionali. La popolazione andrà scemando naturalmente nelle prossime settimane e gli unici individui a sopravvivere all’inverno saranno le femmine riproduttive già accoppiate, che fonderanno una nuova colonia nella primavera successiva.

Andrea Becchimanzi
Andrea Becchimanzi

Diversi tipi di calabroni sono stati segnalati in questi giorni. Qual è la vespa più aggressiva?

Con il termine "calabrone", dalle nostre parti, si indicano grossi imenotteri di svariate famiglie (talvolta anche Apidi, come la Xylocopa violacea). In realtà i "veri" calabroni appartengono al genere Vespa. In Italia attualmente abbiamo tre specie, di cui due autoctone (Vespa crabro e Vespa orientalis) e una aliena (Vespa velutina). In Campania per adesso si registrano solo le prime due. La Vespa Orientalis sta probabilmente espandendo il suo areale, approfittando di temperature sempre più calde e simili a quelle del mediterraneo sud-orientale, da cui provengono la maggior parte degli studi su questa specie.

In passato sono stati segnalati casi di attacchi a persone. Cosa succede se ti punge una vespa orientalis?

La pericolosità della puntura del calabrone è simile a quella della puntura di ape. Nella maggior parte dei casi si tratta di effetti (dolore, prurito) localizzati al sito della puntura. Ben diverso è il caso di soggetti allergici al veleno degli imenotteri che devono evitare il più possibile il contatto e, in caso di reazione sistemica alla puntura, utilizzare appositi autoiniettori di adrenalina e recarsi al pronto soccorso. Ma le raccomandazioni sono le stesse date nel caso delle punture di ape, come quella di allontanarsi da eventuali nidi.

Cosa bisogna comportarsi quando si incontra la Vespa Orientalis o altri tipi di vespe?

L’incontro con i vespidi è qualcosa di molto comune, data la grande capacità di inurbamento di queste specie. Bisogna comunque evitare di avvicinarsi ai nidi, dove è presente una gran quantità di insetti che sentono minacciata la propria colonia.

Come allontanare le vespe orientali?

Nel caso si individui un nido presso la propria abitazione e consigliabile evitare il fai-da-te e rivolgersi a ditte specializzate. Se il nido è in un luogo pubblico (giardini, parchi) è possibile segnalarlo ai vigili del fuoco o alla protezione civile per una eventuale rimozione. Ma visto che andiamo incontro all’inverno lascerei che la natura faccia il suo corso.

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