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Elezioni politiche 2022

A Napoli escrementi nelle schede elettorali al collegio Fuorigrotta, la foto diventa virale

Nauseante gesto in un seggio elettorale: schede imbrattate, presumibilmente con escrementi. La fotografia del fattaccio diventa virale su internet.
A cura di Redazione Napoli
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Nauseante gesto in un seggio a Napoli, dove le schede elettorali sono state imbrattate con escrementi e fotografate. L'immagine, manco a dirlo, è diventata virale sui canali social, il gesto (che non è assolutamente il primo del genere) ricorda una scena del film "Fantozzi subisce ancora" con Paolo Villaggio.

Cosa si vede nella foto? L'interno del seggio elettorale, immortalato con le due schede per Camera e Senato aperte: si riconoscono i candidati, sono quelle del collegio di Napoli-Fuorigrotta (è il collegio che ha visto la cocente sconfitta di Luigi Di Maio e l'affermazione del Movimento 5 stelle).

Le schede elettorali sono imbrattate da ciò che sembra chiaramente un escremento. A fianco c'è una busta di plastica: la cosa fa pensare che l'elettore se la sia portata da casa e abbia deciso di depositarla sulle schede per protesta, immortalando il tutto con una foto, pubblicata su Telegram dal canale "Welcome to favelas".

Resta da capire come sia stato possibile che il segretario di seggio o lo scrutatore abbia inserito la scheda nell'urna senza accorgersene: quest'anno infatti non sono gli elettori a inserire direttamente la scheda nello scatolone, ma devono lasciarlo fare ad un addetto che prima di farlo rimuove il talloncino anti-frode dalla scheda.

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Ci sono stati altri casi di foto a schede elettorali: a Casavatore uomo di 71 anni è stato denunciato per aver scattato una foto col cellulare. Non aveva disattivato il flash e con un click elettronico il cui suono imita l'otturatore di una vera macchina fotografica ha insospettito i militari dell'Arma in servizio nel seggio.

I carabinieri hanno immediatamente chiesto spiegazioni all'elettore, che prima ha negato di aver scattato fotografie e quando gli è stato chiesto di consegnare il telefono ha avuto anche la lucidità di porgerne un altro che aveva in tasca. I carabinieri però hanno insistito, e il settantunenne ha dovuto cedere e mostrare l'immagine realizzata con un secondo smartphone.

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