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Covid 19

Napoli, 6 casi Covid al Liceo Tito Lucrezio Caro di via Manzoni

Focolaio Covid al Liceo “Tito Lucrezio Caro” di via Manzoni a Napoli, uno dei più noti della città. Sei studenti sono risultati positivi al Coronavirus. Nello stesso distretto di Chiaia, San Ferdinando, Posillipo in tutto gli studenti delle superiori positivi sono 9 visto che ci sono anche positivi al Mercalli, all’Umberto e al Pagano, più un bambino della scuola dell’infanzia e uno delle elementari.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sei casi Covid al Liceo “Tito Lucrezio Caro” di via Manzoni a Napoli, uno dei più noti della città. Di cui un solo alunno frequentante e gli altri probabilmente contagiati in ambito familiare. Nello stesso distretto di Chiaia, San Ferdinando, Posillipo in tutto gli studenti delle superiori positivi sono 9 visto che ci sono anche positivi al Mercalli, all'Umberto e al Pagano, più un bambino della scuola dell'infanzia e uno delle elementari. Nel complesso sono 39 gli studenti che hanno contratto il virus nelle scuole di Napoli nelle ultime 24 ore, secondo il bollettino dell'Asl Napoli 1, che rileva anche tre casi di docenti e tre nel personale non docente.

"Al Liceo Caro solo uno studente frequentante positivo"

“L'Amministrazione  Comunale – spiega l'assessore alla Scuola del Comune Annamaria Palmieri – sta vigilando con particolare attenzione sulla diffusione del contagio COVID all'interno delle comunità scolastiche, per mappare settimanalmente  l'evoluzione, cercando di raccogliere  il maggior numero di dati certi e  valutati su basi scientifiche : per questo, pur non avendo avuto alcuna segnalazione ufficiale al riguardo, il Comune  ha avuto immediata interlocuzione con la Dirigente scolastica del Liceo Tito Lucrezio Caro in via Manzoni per il quale,  organi di stampa, hanno segnalato la presenza di un focolaio. È opportuno chiarire che  al contrario,  abbiamo appreso che nella scuola Tito Lucrezio Caro un unico alunno frequentante  è risultato  positivo al COVID e la classe di appartenenza è stata come prevede il  Protocollo,  collocata in quarantena. Gli altri ragazzi positivi appartenenti a classi e sezioni diverse,  non hanno mai frequentato gli spazi della scuola dal 1° febbraio, ovvero dalla data di apertura in presenza della stessa,  e pertanto, come la scuola ufficialmente ha dichiarato anche al Distretto sanitario, rientrano nei dati relativi a contagi in ambito familiare. Vigiliamo con attenzione – conclude l'Assessore –  per poter isolare ogni situazione preoccupante, e lo facciamo ritenendo che vadano verificate le informazioni ufficiali, in modo certo e circostanziato, proprio per evitare un clima di allarme derivante da  disinformazione oppure, come in questo caso, da semplificazioni approssimative, che purtroppo spesso creano forte disagio nella cittadinanza e danneggiano gli sforzi immensi che le scuole tutte stanno facendo sul piano della prevenzione e della vigilanza”.

Da marzo, intanto, anche gli studenti dell'Università Federico II di Napoli torneranno in aula per fare le lezioni in presenza, come ha annunciato il Rettore Matteo Lorito in una lettera. Oggi, intanto, si è tenuto il tavolo in Prefettura sul piano trasporti per le scuole superiori. Al Tavolo, presieduto dal viceprefetto vicario, Enrico Gullotti, hanno preso parte i rappresentanti della Regione, della Città Metropolitana di Napoli, del Comune di Napoli e di alcuni altri Comuni dell'area Metropolitana di Napoli, dell'Ufficio scolastico d'ambito e delle principali aziende di trasporto pubblico. Nel corso dei lavori si è proceduto ad un'aggiornata valutazione del complesso dei servizi di trasporto, come potenziati in base alle indicazioni contenute nel documento operativo approvato lo scorso 23 dicembre 2021 e integrato in data 26 gennaio scorso.

Dalla ricognizione è emerso che, allo stato, il dimensionamento dei servizi aggiuntivi risulta più che adeguato rispetto all'attuale livello della domanda, che è condizionato da una ridotta affluenza degli studenti in molti Comuni dell'area metropolitana, a seguito dell'adozione di ordinanze sindacali di sospensione della didattica in presenza per l'aumento della diffusione dei contagi da Covid-19. Si è quindi stabilito di proseguire il monitoraggio dei dati, anche al fine di valutare eventuali limitate modifiche delle modalità di svolgimento dei servizi in questione su alcune tratte che, in prospettiva di una piena ripresa delle attività didattiche in presenza, potrebbero essere interessate da fattori di criticità. Si è preso atto inoltre della proficua attività posta in essere dai volontari delle associazioni di protezione civile, dei quali è stato disposto l'impiego da parte del competente Dipartimento Regionale, a supporto dei Comuni, per prevenire assembramenti in aree ritenute a rischio. La riunione del tavolo è stata aggiornata al prossimo mese di marzo per verificare l'andamento dei servizi alla luce dei dati che saranno raccolti nell'ambito del monitoraggio in atto.

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