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Napoli, entra in negozio un minuto, ladro gli porta via la bici elettrica: “La usavo per lavorare”

Il furto nel pomeriggio del 1 febbraio, in una strada affollata. La giovane vittima: “Che vergogna”. Borrelli: “Basta furti”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Ladri di biciclette 2.0 a Napoli. Un giovane parcheggia la sua bici elettrica sul marciapiedi per entrare in un negozio e mentre si intrattiene all'interno il ladro gli porta via la bici in meno di un minuto. È accaduto nel tardo pomeriggio del 1 febbraio scorso, poco prima delle ore 20, in via Cesare Rosaroll, strada molto trafficata e affollata. Il tutto ripreso dalle telecamere di videosorveglianza della zona. “Io quel mezzo lo usavo per andare a lavoro – racconta Daniele, la vittima del furto – Probabile che mi abbiano seguito, perché in quel negozio ci sono stato meno di un minuto. È una vergogna". Il giovane si è rivolto al consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli denunciando l’episodio attraverso le immagini del sistema di videosorveglianza.

Il ladro ripreso dalle telecamere

Come si vede dalle immagini, pubblicate da Borrelli, al ladro bastano pochi secondi per portare via la bici elettrica. Il giovane era entrato nel negozio senza mettere la catena, evidentemente perché immaginava di doversi intrattenere solo per pochi minuti e perché la strada in quel momento era comunque affollata. Invece, subito dopo il suo ingresso nel negozio, alle sue spalle compare, inquadrato dalle telecamere di videosorveglianza, un uomo vestito nero con cappello e il volto coperto dalla mascherina, che in un battibaleno porta via la bicicletta elettrica.

“I furti – commenta Borrelli – sono aumentati in maniera vertiginosa nell’ultimo anno ma oltre a questo c’è da rilevare come sia aumentato il livello di sfacciataggine ed impudenza dei delinquenti che non temono di agire in pubblico ed anche alla luce del giorno perché si sentono protetti dall’indifferenza generale.Per proteggere le strade ed i cittadini servono maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine, con alcune aree ad alto rischio che andrebbero presidiate, ma questo è solo il punto di partenza. Quello che è assolutamente necessario è un risveglio generale delle coscienze e che si ritorni ad indignarsi contro questo degrado e questo modo di vivere".

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