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Napoli, è morto Tullio Pironti, editore e libraio. Aveva 84 anni

È scomparso Tullio Pironti, decano degli editori napoletani, volto notissimo nel mondo dei libri. L’uomo si è spento all’età di 84 anni: fino a qualche anno fa, non era insolito incontrarlo all’esterno della libreria annessa alla casa editrice, in piazza Dante, nel cuore di Napoli. Pironti fu il primo a far conoscere in Italia autori cult come Carver, Ellis e De Lillo.
A cura di Valerio Papadia
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Il mondo della cultura è in lutto per la morte di Tullio Pironti, noto editore napoletano e titolare della storica libreria omonima, che si è spento all'età di 84 anni. Insieme alla statua del sommo poeta, Pironti era uno dei simboli di piazza Dante, nel cuore di Napoli, dove sorgevano la casa editrice e la libreria annessa, all'esterno della quale non era difficile incontrarlo fino a poco tempo fa.

A dare notizia della scomparsa di Tullio Pironti è stato, su Twitter, Francesco Nicodemo, che ha scritto:

È morto il più grande editore napoletano, Tullio Pironti. Ha portato in Italia Bret Easton Ellis e Raymond Carver  e pubblicato ‘Il Camorrista' di Joe Marrazzo. Un pugile intellettuale che si è goduto la vita, fino all'ultimo round. Piazza Dante è più buia, Napoli è più sola senza il suo sorriso.

I funerali di Pironti, giovedì 16, alle 4 del pomeriggio, nella chiesa di Santa Maria al Caravaggio, nella ‘sua' piazza Dante.

La vita di Tullio Pironti

Una vita incredibile: ex pugile, peso welter, convocato anche dalla Nazionale italiana di boxe, Tullio Pironti decide, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta di dedicarsi all'editoria: la sua carriera comincia nel 1972, quando pubblica "La lunga notte dei Fedayn", libro del giornalista Mimmo Carratelli, all'indomani degli attentati alle Olimpiadi di Monaco nei quali morirono nove atleti israeliani, cinque attentatori palestinesi e un poliziotto tedesco. Grazie alla sua attività di editore, poi, Tullio Pironti è stato il primo a far conoscere in Italia autori diventati di culto come Bret Easton Ellis (nelle traduzioni del compianto Francesco Durante), Don De Lillo e Raymond Carver, oltre a pubblicare "Il Camorrista" di Giuseppe, Joe, Marrazzo, ispirato alla figura del boss Raffaele Cutolo dal quale è stato tratto il noto film di Giuseppe Tornatore con Ben Gazzara.  Carratelli aveva curato l'autobiografia di Pironti, "Libri e cazzotti" che dovrebbe a breve essere ripubblicata con Bompiani.

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Cordoglio per la morte di Pironti

Cordoglio nel mondo della cultura e della politica: «Grande tristezza e dolore per la scomparsa di Tullio Pironti: editore coraggioso, bella persona, amico caro. Napoli e Piazza Dante perdono un importante punto di riferimento: un bacio, Tullio». Questo il messaggio di cordoglio dell'ex sindaco di Napoli, oggi ricandido alla carica di primo cittadino, Antonio Bassolino. «Ho un ricordo molto bello di Tullio, per la sua schiettezza e la sua umanità. Un napoletano verace. Siamo vicini alla famiglia, agli amici e a quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo», è il messaggio del sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

Il sottosegretario agli Affari europei Enzo Amendola scrive:

Napoli perde un intellettuale intuitivo e coraggioso, ma ci lascia un'eredità luminosa fatta dei suoi ricordi e della libreria-fucina in piazza Dante. Grazie a lui furono conosciuti per la prima volta in Italia autori diventati di culto. Il mondo della cultura oggi è più povero. E Napoli e l'Italia sono più sole senza il suo sguardo.

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in un post pubblicato su Facebook ricorda l'editore napoletano:

Addio a Tullio Pironti, figura unica ed originale di Napoli. Prima una carriera da pugile, dopo editore impegnato nel ‘cuore' del centro antico della metropoli: amava il contatto diretto con le persone, in particolare con i giovani, con gli studenti, per i quali era un esempio. È stato un punto di riferimento per la cultura a Napoli, sia per quella dall'animo colto, sia per quella dall'espressione più popolare. Lo ricordiamo con grande stima e affetto.

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