Napoli, doganieri derubavano i turisti in aeroporto: tra le vittime anche il proprietario dei Detroit Pistons

Due doganieri dell'aeroporto Capodichino di Napoli avrebbero derubato i turisti in transito – in arrivo o in partenza – inscenando finti controlli e finte sanzioni, o semplicemente "allungando" le mani sul denaro o gli effetti personali dei malcapitati: per questo, nei loro confronti, la Procura di Napoli ha emesso due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Come riporta Repubblica, nei guai sono finiti anche cinque militari della Guardia di Finanza: i cinque membri delle Fiamme Gialle sono indagati perché avrebbero aiutato i due doganieri a depistare le indagini dei magistrati partenopei.
La tangente chiesta a Tom Gores, patron dei Detroit Pistons
Tanti gli episodi, rilevati dai magistrati della Procura di Napoli e contestati ai due doganieri in servizio all'aeroporto di Capodichino. A una turista americana in transito nello scalo partenopeo, ad esempio, sono stati sottratti 3mila dollari, che uno dei doganieri ha sfilato direttamente dal contenitore del passaporto della donna. Ancora, a un cittadino cinese sarebbe stati chiesti 1.500 dollari, al fine di evitare controlli più approfonditi al suo gruppo, con il quale era appena arrivato a Capodichino.
Tra le vittime, stando agli elementi raccolti durante l'inchiesta, ci sarebbe anche Tom Gores, miliardario imprenditore americano, proprietario dei Detroit Pistons, famosissima squadra di basket Nba. A Gores – che è completamente estraneo alla vicenda – i doganieri avrebbero chiesto una tangente al fine di evitare controlli e rendere più agevole il suo scalo nell'aeroporto napoletano.