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Napoli, distrutti i vetri della scuola Baccini-Mazzini dai botti di Capodanno

Distrutti i vetri della scuola Baccini-Mazzini di Napoli, in vico Lepre ai Ventaglieri a causa dei botti di Capodanno. Il presidente della Seconda Municipalità di Napoli Francesco Chirico: “Qualcuno si è divertito così”. I vetri, completamente distrutti, dovranno ora essere sostituiti in tempi brevi prima della riapertura delle scuole.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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I vetri distrutti della scuola Baccini-Mazzini al Vico Lepre ai Ventaglieri di Napoli.
I vetri distrutti della scuola Baccini-Mazzini al Vico Lepre ai Ventaglieri di Napoli.

Distrutti i vetri dell'istituto scolastico Baccini-Mazzini di Napoli, nel quartiere Avvocata. Una distruzione avvenuta in concomitanza con i festeggiamenti di Capodanno, nonostante gli appelli delle autorità ad una festa "sobria" per rispetto a chi ha perso la vita nella pandemia ancora in corso di Coronavirus e per rispettare anche le normative vigenti anti contagio. Una regola rispettata in massima parte, seppur con diverse "eccezioni" in varie zone della città.

Nel quartiere di Avvocata, i botti hanno mandato in frantumi i vetri del plesso Baccini-Mazzini, che ospita le classi delle scuole primarie e dell'infanzia in vico Lepre ai Ventaglieri. Le immagini dei vetri distrutti, a pochi giorni dall'ipotetica riapertura delle scuole (il condizionale è d'obbligo) ha fatto cadere le braccia ai tanti genitori della zona, che si trova tra Piazza Dante e Montesanto. "Qualcuno si è divertito con i fuochi a Capodanno 2021, distruggendo tutti i vetri della scuola Baccini-Mazzini ai Ventaglieri", ha commentato Francesco Chirico, presidente della Municipalità II di Napoli che racchiude i quartieri di Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, Porto e San Giuseppe. Si tratta di un danno tale che ora costringerà ad una corsa contro il tempo per permettere la riapertura dell'istituto entro il 7 gennaio, quando dovrebbero riaprire le scuole (salvo nuove ordinanze regionali). Bisognerà infatti mettere in sicurezza l'intera scuola, i cui vetri sono finiti in frantumi per i botti, e consentire ai suoi giovani studenti di rientrare in sicurezza nel proprio istituto scolastico, senza essere costretti ad ulteriore didattica a distanza.

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