Napoli, cortei studenti contro alternanza scuola-lavoro. Ragazzi si versano addosso vernice rossa davanti la sede Pd

Manifestazione questa mattina degli studenti di Napoli, tornati in piazza come i loro coetanei di tutta Italia per manifestare contro l'alternanza scuola-lavoro. La manifestazione è partita da piazza Garibaldi e si è diretta verso la sede dell'Istituto Scolastico Regionale della Campania, ed è stata organizzata da Coordinamento Kaos, Unione degli studenti Napoli, studenti autonomi napoletani, Coordinamento studenti flegrei e Fronte della gioventù comunista. Circa cinquecento gli studenti che vi hanno preso parte, ribadendo il secco "no" all'alternanza scuola-lavoro. "Assassini in giacca e cravatta: Lorenzo e Giuseppe vivono" e "No alla scuola dei padroni", si legge sui cartelli esposti da alcuni dei giovani manifestanti.

Potere al Popolo in piazza con un'altra manifestazione
Anche Potere al Popolo quest'oggi è scesa in piazza, in un'altra manifestazione alla quale hanno preso parte anche i centri sociali. Momenti di tensione davanti alla sede regionale del Partito Democratico in via Santa Brigida, dove tre dei manifestanti si sono versati addosso vernice rossa per ricordare le morti di Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, due giovani deceduti proprio durante gli stage lavorativi. I manifestanti hanno esposto anche lo striscione "Ci avete ucciso", e chiedono la cancellazione della legge che ha istituito l'alternanza scuola-lavoro. "Siamo qui perché il Pd, autore della legge sulla Buona Scuola ha le mani sporche del sangue dei due ragazzi", hanno spiegato.
La ministra Bonetti nei giorni scorsi: "La Buona Scuola resta"
Già negli scorsi giorni, la ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti (Italia Viva), intervistata da Fanpage.it, aveva spiegato che "nel mondo di oggi nel quale c’è bisogno di una capacità di gestione della complessità, la possibilità di integrare un’educazione formale verticale ad un'esperienzialità di messa in campo delle proprie competenze è un valore aggiunto, dà più strumenti a questi ragazzi per affrontare l’innovazione e il tempo del futuro da protagonisti e non da soggetti passivi". E sulla morte di Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci aveva commentato: "Non deve più accadere, ma lo stage è un valore aggiunto".