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Napoli, consiglio comunale blindato: i giornalisti potranno entrare solo se autorizzati

Anche consiglieri, assessori e presidenti di Municipalità dovranno motivare l’ingresso nella sede del Consiglio Comunale. Le nuove regole dal 1 marzo.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il Consiglio comunale di Napoli si blinda. Si entrerà solo se autorizzati e per validi motivi, nessuno escluso, eccetto il personale dipendente, sindaco e assessori. Anche i politici, come i presidenti, gli assessori e i consiglieri municipali, oltre a dipendenti, funzionari e dirigenti di altri servizi comunali, dovranno giustificare la visita. Regole ferree anche per i giornalisti, che dovranno richiedere obbligatoriamente l’autorizzazione e gli accrediti al Servizio Ufficio Stampa del Consiglio comunale, anche per seguire i lavori quotidiani delle commissioni consiliari.

Nuove regole da marzo: stop ai non autorizzati

Nel palazzo della città, quindi, si potrà entrare solo se autorizzati, anche se si tratta di persone note. Le nuove regole sono entrate in vigore dal 1 marzo 2023, comunicate in una nota alla direzione della Napoli Servizi – che gestisce il servizio di guardiania nella sede consiliare di via Verdi 35 -al presidente del consiglio comunale, ai consiglieri e all'ufficio stampa, con ad oggetto “Attività di reception della sede del Consiglio comunale di Via Verdi”. Insomma, il palazzo del Comune, casa di tutti i cittadini, si chiude, per motivi di sicurezza. Il dispositivo sarebbe stato adottato a seguito dell'ingresso di alcune persone non autorizzate avvenuto negli scorsi giorni.

La nota alla Napoli Servizi rientra tra “le attività che il Comune di Napoli può richiedere al personale incaricato, in base alle diverse esigenze degli immobili”. Il provvedimento viene giustificato “al fine di garantire il corretto e continuo svolgimento della centrale attività istituzionale della scrivente Area e del Consiglio comunale, si ritiene necessario specificare alcune modalità operative del servizio di reception da osservare puntualmente presso questa sede di Via Verdi 35”.

Ma cosa prevedono le nuove regole? Eccole di seguito:

  • Consentire l’accesso alla struttura alle sole persone autorizzate, intendendo per tali i dipendenti comunali in servizio presso l’Area, i Consiglieri comunali, i Revisori dei Conti, il personale di servizio (Napoli Servizi, Asia, buvette) e coloro specificamente autorizzati per iscritto dalla Responsabile e dai Dirigenti dei Servizi dell’Area Consiglio comunale;
  • Consentire altresì l’accesso a coloro che non rientrano al punto precedente, esclusivamente previa annotazione della motivazione dell’ingresso e verifica dell’identità, benché persona nota – ad eccezione del Sindaco e degli Assessori di Giunta comunale – attraverso il controllo dei documenti e il rilascio dell’eventuale pass. I dipendenti, funzionari, dirigenti, nonché le cariche istituzionali Municipali del Comune di Napoli potranno mostrare il badge o il tesserino, comunque motivando l’accesso alla struttura. Per la stampa e gli organi di informazione richiedere l’autorizzazione e gli accrediti al Servizio Ufficio Stampa del Consiglio comunale;
  • Fornire informazioni e indirizzare utenti, ospiti e visitatori;
  • Segnalare tempestivamente al Responsabile dell’Area, circostanziando successivamente in forma scritta, qualunque situazione non rispondente alle disposizioni ricevute, eventuali comportamenti anomali o di presunto pericolo e incolumità per cose o persone.
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L'Ufficio Stampa del consiglio: "Disposizione valida per tutti"

Per quanto riguarda i giornalisti, a Fanpage.it era stato spiegato da fonti Napoli Servizi che un addetto dell'ufficio stampa sarebbe sceso a prelevare il giornalista per accompagnarlo nella sala della commissione. L'Ufficio stampa del consiglio comunale però ha poi chiarito che non è prevista questa modalità.

L'Ufficio Stampa del Consiglio Comunale di Napoli ha chiarito a Fanpage.it, che "ci atterremo alla disposizione che riguarda tutte le persone che accedono a via Verdi e non ci saranno giornalisti scortati. Nella nota c'è scritto che bisogna essere autorizzato e accreditato, succede anche a Palazzo San Giacomo. Se l'area del consiglio comunale adotta una disposizione, perché ci sono stati ripetuti episodi di occupazione, di gente che entrava e non aveva i titoli, lo fa con un provvedimento verso tutti e che non pregiudica l'informazione. Da parte dell'ufficio stampa del consiglio comunale c'è la massima disponibilità verso i colleghi".

(aggiornato alle ore 19,40)

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