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Napoli, Comune e Federico II chiudono i rapporti con enti israeliani. La Comunità Ebraica: “Alimentano odio contro noi”

La Comunità Ebraica di Napoli interviene sulla decisione del Comune e dell’Università Federico II di interrompere rapporti di collaborazione con enti e istituzioni israeliane dopo il genocidio in Palestina.
A cura di Valerio Papadia
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Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato la mozione per l'interruzione dei rapporti di collaborazione con enti e istituzioni israeliane legate all'attuale governo, dopo il genocidio perpetrato a Gaza e in Palestina. Una decisione analoga è stata presa dal Senato Accademico dell'Università Federico II, che ha deciso di bloccare la stipula di nuovi contratti con le istituzioni e le imprese israeliane. In merito a queste due decisioni, però, è intervenuta la Comunità Ebraica di Napoli che, in una nota, ha dichiarato: "Le decisioni del Comune di Napoli e della Federico II alimentano l'odio antiebraico".

"Si parla spesso di creare dei ponti tra i popoli e invece, con simili decisioni si alzano i muri, ‘collaborando fattivamente' con chi vorrebbe ottenere, attraverso l'isolamento politico, ciò che non ha potuto raggiungere con le armi, cioè la distruzione di Israele e l'eliminazione degli Ebrei, o almeno di quegli Ebrei che non accettano di chinare il capo e sottomettersi a chi non riconosce la loro identità" si legge ancora nella nota del Consiglio della Comunità Ebraica di Napoli.

"Sono ormai mesi – conclude la nota – che in tutta Italia e anche a Napoli i cittadini italiani di fede ebraica sono oggetto di offese, minacce e discriminazioni, il più delle volte non denunciati pubblicamente per non alimentare tensioni ma che non permettono agli Ebrei del nostro Paese di vivere mostrando senza rischi i simboli della propria fede e di esprimere liberamente il proprio pensiero. Per questo motivo riteniamo le decisioni del Consiglio comunale di Napoli e dell'Università Federico II poco coerenti con la ricerca della pace e del dialogo e pericolose per la sicurezza degli ebrei nei cui confronti viene alimentato, di fatto, l'odio e il pregiudizio".

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