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Napoli, case degli ex custodi occupate: partono gli sfratti. Task force al Comune contro evasori

Il Municipio sta inviando gli ufficiali giudiziari a sfrattare gli occupanti abusivi degli immobili del patrimonio disponibile, come le case occupate degli ex custodi scolastici.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Partono gli sfratti per le case degli ex custodi scolastici occupate abusivamente. Il Comune di Napoli da circa un anno ha istituito una task force speciale, su disposizione del direttore generale, per fare i controlli negli immobili del patrimonio disponibile comunale. I primi risultati stanno già arrivando e nelle scorse settimane sono partiti i primi sfratti amministrativi per gli abusivi – a volte occupanti senza titolo da decine di anni – eseguiti dal Comune con l'ufficiale giudiziario. In altri casi, la procedura è stata eseguita dai legali della Napoli Servizi dopo la sentenza di sfratto del Tribunale.

La task force anti-abusivi creata al Comune

I controlli sono scattati circa un anno fa, a seguito della disposizione 60 del 2022 del direttore generale del Comune. La task force vede lavorare assieme vari servizi del Comune e i tecnici di Napoli Servizi che si occupano del patrimonio, impegnati nel fare le verifiche su alcuni beni del patrimonio disponibile del Comune su eventuali morosità, crediti da recuperare e eventuali occupanti abusivi. Verifiche alle quali far seguire le dovute azioni: dal recupero degli arretrati agli sfratti per chi non ha titolo.

Le case degli ex custodi delle scuole occupate a Napoli

Tra gli immobili occupati del patrimonio disponibile ci sono anche i locali degli ex custodi delle scuole. Si tratta di case pertinenti agli istituti, in passato assegnate ai custodi come alloggi per loro e per le loro famiglie, ma che in molti casi sono rimaste occupati dagli stessi custodi, dopo il pensionamento, o da loro familiari, dopo il decesso dei legittimi assegnatari. Ci sono immobili comunali occupati anche da 50 anni. Gli sfratti, è bene precisarlo, stanno riguardando tutti gli occupanti abusivi del patrimonio disponibile, non solo le ex case dei custodi. L'amministrazione in questi casi verifica anche se ci siano nella famiglia occupante eventualmente minori, anziani, persone con disabilità o patologie, nel qual caso vengono concesse di solito piccole proroghe.

Il caso della scuola al Rione Alto

Tra gli ultimi casi c'è quello della scuola Sant'Ignazio di Loyola al Rione Alto, per la quale il Comune nelle scorse settimane ha avviato una procedura di sfratto amministrativo per la casa dell'ex custode attraverso l'ufficiale giudiziario. Questo tipo di procedure viene eseguito dal Comune autonomamente. La scuola, lo scorso settembre, era stata citata dal programma televisivo "Fuori dal Coro" per alcune abitazioni di ex bidelli che, spiegò la trasmissione, sarebbero state occupate da abusivi.

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