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Luca Attanasio, l'ambasciatore ucciso in Congo

Napoli, bandiere a mezz’asta per l’ambasciatore Attanasio e il carabiniere Iacovacci uccisi in Congo

A Napoli bandiere a mezz’asta nei palazzi del Comune in memoria per onorare la memoria dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo, uccisi in Congo in un brutale agguato ieri mattina. Lo ha disposto il sindaco Luigi De Magistris che ha deciso di aderire all’invito dell’Anci, l’associazione dei Comuni.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Napoli bandiere a mezz'asta nei palazzi del Comune in memoria per onorare la memoria dell'ambasciatore italiano Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell'autista Mustapha Milambo, uccisi in Congo in un brutale agguato ieri mattina. Lo ha disposto il sindaco Luigi De Magistris che ha deciso di aderire all'invito dell'Anci, l'associazione nazionale dei Comuni italiani, per ricordare il diplomatico, il militare della scorta e l'autista. Da questa mattina, quindi, le bandiere di Palazzo San Giacomo, sede della Giunta, in piazza Municipio, e quelle del consiglio comunale in via Verdi, sono state ammainate a mezz'asta in segno di omaggio.

L'attentato si è consumato ieri mattina, attorno alle ore 10,15 (le 9,15 ora italiana) quando due vetture del Programma alimentare mondiale (Pam-Wfp) che viaggiavano in direzione Rutshuru sono state bloccate da un commando di sei uomini armati. L'episodio è avvenuto nella Repubblica Democratica del Congo, a circa 15 km da Goma, nei pressi di Nyiaragongo, nel parco nazionale di Virung. A bordo di una di quelle due auto c'era l'ambasciatore italiano Luca Attanasio e il carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci.

I sei uomini, secondo le prime ricostruzioni, hanno sparato diversi colpi in aria e poi puntato le proprie armi contro l'autista dell'ambasciatore, il congolese Mustapha Milambo, uccidendolo sul colpo. A quel punto avrebbero obbligato l'ambasciatore Luca Attanasio e ilcarabiniere Vittorio Iacovacci a seguirli nella foresta dove di lì a poco sarebbe scoppiato un conflitto a fuoco con una pattuglia di ranger dell'Istituto Congolese per la Conservazione della Natura che si trova nelle vicinanze, seguita da forze dell'esercito locale, allertate dagli uomini a bordo dell'altra auto. Nella sparatoria trovano la morte il carabiniere e il diplomatico, quest'ultimo deceduto all'ospedale di Goma, dove era stato trasportato con una grave ferita all'addome.

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