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Napoli, inseguono un’ambulanza mentre trasporta paziente: autista preso a pugni in faccia

L’autista di un’ambulanza è stato costretto a fermarsi mentre trasportava un paziente in ospedale ed è stato preso a pugni in faccia: l’aggressione sarebbe l’epilogo di una banale discussione avvenuta poco prima per questioni di viabilità con quattro uomini in un’automobile. È successo nella mattinata di oggi lungo il corso Novara, nel centro di Napoli.
A cura di Nico Falco
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L'autista di un'ambulanza è stato aggredito da quattro uomini che, dopo averlo costretto a fermarsi, l'hanno preso a pugni in faccia. A causa, a quanto sembra, di un precedente battibecco nato per questioni di viabilità, per una precedenza mancata. È successo a Napoli questa mattina, 11 dicembre, il mezzo di soccorso è stato bloccato mentre stava trasportando un paziente in ospedale.

A raccontare l'episodio è Nessuno Tocchi Ippocrate, l'associazione che denuncia le aggressioni e gli episodi di violenza ai danni degli operatori sanitari, sia nel circuito dell'emergenza sia in ospedale. L'ambulanza è incappata negli aggressori sul corso Novara, erano in un'automobile bianca. "Se mi vieni addosso ti sparo", avrebbe detto uno degli uomini. "Dalle minacce e gli insulti si è passati ai fatti – racconta l'associazione – la vettura ha inseguito l'ambulanza, la ha sorpassata e le ha tagliato la strada costringendola a fermarsi".

A quel punto i quattro sono scesi dall'abitacolo e si sono avvicinati all'autista, con cui avevano discusso pochi istanti prima. "Due pugni in pieno volto, con copiosa fuoriuscita di sangue. L'equipaggio – conclude Nessuno Tocchi Ippocrate – è riuscito a scattare la foto del veicolo degli aggressori".

Pochi giorni fa si era consumata un'altra aggressione ai danni del personale sanitario: una infermiera del Cardarelli era stata picchiata dai parenti di una ragazza ricoverata che si erano lamentati per l'eccessiva attesa; la donna aveva riportato la frattura di due costole. In poco tempo i carabinieri avevano identificato e denunciato i genitori della 20enne e sono in corso indagini per risalire all'identità delle altre due persone coinvolte nel pestaggio.

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