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Morto Tony May, “re” della cucina italiana in America nato a Torre del Greco

Il cordoglio del sindaco di Sorrento: “Era il simbolo della cucina italiana all’estero e amava il nostro Paese”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Addio a Tony May, il "re" della cucina italiana negli Stati Uniti, ma nato a Torre del Greco, in provincia di Napoli. Si è spento all'età di 84 anni nella sua casa a New York, dove aveva sei ristoranti italo-americani, tra i quali il famosissimo San Domenico. Nella sua lunga carriera nel mondo della ristorazione aveva aperto locali anche sul Rockfeller Center e sulle Torri Gemelle. Lascia la figlia Marisa, che ha seguito le sue orme. Tony May era nato a Torre del Greco, il comune corallino nel Vesuviano, 84 anni fa, come Antonio Magliuolo. Si era trasferito poi negli Usa, dove era diventato una celebrità, diventando ambasciatore della cucina italiana. Ma i legami con l'Italia, e la Campania in particolare, erano rimasti sempre stretti, in particolare con Torre del Greco e con Sorrento, dove veniva spesso.

Il Comune di Sorrento: "Era il simbolo della cucina italiana nel mondo"

"Il suo nome è divenuto un simbolo della cucina italiana – scrive il Comune di Sorrento – di cui era ambasciatore riconosciuto negli Stati Uniti e dove, a New York, stava lavorando all'apertura di un nuovo locale al centro di Manhattan. Si è spento oggi, dopo un breve malattia, Tony May, originario di Torre del Greco ma assiduo frequentatore di Sorrento e della sua penisola, dove sono tantissimi gli amici che ora lo piangono e lo ricordano".

"Dalla terra delle sirene proviene anche gran parte del personale di sala e della brigata di cucina dei ristoranti inaugurati da May negli Usa – spiega il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola – Una scelta che ha contributo a far conoscere nel mondo la professionalità e la cultura dell'ospitalità tipiche della nostra terra, ma anche l'autenticità dell'agroalimentare e dello stile Made in Italy".

Cavaliere del lavoro, commendatore della Repubblica, fondatore del Gruppo Ristoratori Italiani alla Camera di Commercio Italo-Americana, May è stato proprietario del "San Domenico", tra le mete del jet-set internazionale, chiuso nel 2008 per fare posto, allo "SD26 Restaurant & Wine Bar", un ristorante su tre livelli a Madison Square Park North, gestito insieme alla figlia Marisa, che presenta la cucina italiana contemporanea. Premiato molte volte da istituzioni sia americane che italiane per il suo talento ed il suo impegno nell'imprenditoria culinaria (nel 1985 aveva ricevuto il Caterina de' Medici International Award), Tony May è autore di un libro di successo dal titolo "Italian Cuisine: Basic Cooking Techniques", usato anche come manuale nelle scuole di cucina".

Sassone (Icif): "Era un guru della ristorazione"

Per Piero Sassone, presidente Italian Culinary Institute for Foreigners (ICIF):

È con grande tristezza che annuncio la scomparsa di Tony May, uno dei guru della cucina italiana in America, nonché uno nostri fondatori dell’ICIF e grande amico. Tony è stato un punto di riferimento per molti nel panorama culinario internazionale dedicando la sua intera vita alla diffusione della cultura e dei prodotti italiani in America. La sua scomparsa lascerà un grande vuoto per molti professionisti del nostro settore.

"Per oltre cinque decenni – scrive l'ICIF – l'acclamato ristoratore Tony May ha elevato la comprensione, l'apprezzamento e l'immagine della cucina italiana in America. Tony è così diventato un guru del panorama culinario americano portando la cultura culinaria italiana in cima al Rockfeller Center e alle Torri Gemelle. Con amore e ricordo.

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