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Francesco Pio Maimone ucciso a Napoli, ultime news

Morte di Francesco Pio, De Luca: “Repressione e regole ai social contro la violenza tra giovani”

Il governatore ha definita “assurda” la morte di Francesco Pio. Poi ha chiesto regole sui social al Governo Meloni.
A cura di Pierluigi Frattasi
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"È cresciuta in Italia una vera e propria emergenza giovanile ed educativa. Nessuno più educa ai valori, trasmette il principio di autorità, non ci sono più regole. Avremmo bisogno di un grande sforzo collettivo, educativo, formativo, ma anche di nuove misure repressive, perché oggi diversamente da tanti anni fa, anche un ragazzo di 15 anni sa bene qual è il bene e il male. È arrivato il momento di regolamentare i social che oltre ad essere una grande occasione di socializzazione e di conoscenza sono anche un formidabile strumento di diffusione di violenza e di modelli sottoculturali". Non ha dubbi il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto nel corso della consueta diretta web del venerdì.

Solidarietà alla famiglia di Checco

Il Governatore ha espresso solidarietà e vicinanza alla famiglia di Francesco Pio Maimone, il ragazzo di 18 anni ucciso da un proiettile vagante agli chalet di Mergellina la notte tra domenica e lunedì scorsi. Morto a seguito di una lite, nella quale non era coinvolto, scoppiata per una scarpa sporcata. De Luca ha definito "assurdo quanto accaduto" e ha mandato un abbraccio alla famiglia. "È arrivato il tempo di una legislazione che regolamenti l'attività dei social – ha detto De Luca- ognuno può scrivere quello che vuole ma deve mettere nome e cognome e rispondere di ciò che scrive in tempi immediati".

"Sono gli ultimi due episodi che riguardano la condizione drammatica dei giovani nel nostro Paese – ha spiegato – in tutte le aree urbane assistiamo all'emergere di microdelinquenza, di bande che si affrontano, magari nelle ore della movida. Nessuno più educa ai valori, trasmette il principio di autorità, non ci sono più regole". Quindi, si è rivolto al Governo Meloni, perché "prenda consapevolezza di questa emergenza", precisando che "il tema della sicurezza non sia affrontato in termini ideologici, ma avendo la convinzione che la sicurezza è un bene primario. Dovremmo essere tutti uniti, ma non lo siamo. C'è chi lo affronta in termini demagogici e chi, come la sinistra italiana, fa finta di non vederlo".

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