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“Mio fratello picchiato da una baby gang a Fuorigrotta davanti ai figli, naso rotto e lesioni all’occhio”

La denuncia di Sergio Lomasto, consigliere della X Municipalità; l’uomo aggredito ieri sera, 26 agosto, da numerosi giovanissimi. È ora ricoverato al Cardarelli.
A cura di Nico Falco
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Un ragazzo in scooter che improvvisamente scende dal marciapiede e si lancia sulla carreggiata, l'auto che arriva ed è costretta a inchiodare, un altro giovane dietro di lui che perde l'equilibrio e cade. E l'automobilista, uscito dall'auto per sincerarsi delle sue condizioni, che viene brutalmente picchiato da un gruppo di ragazzi. Ricostruzione dell'aggressione avvenuta a Fuorigrotta, Napoli Ovest, e che ha visto come vittima Raffaele Di Giacomo, 47 anni, fratello di Sergio Lomasto, consigliere della X Municipalità; l'uomo ora è ricoverato al Cardarelli: naso rotto, trauma cranico, lesioni ad un occhio con restringimento del campo visivo.

È accaduto intorno alle 23 di ieri, 26 agosto, all'incrocio tra via Giambattista Marino e via Gonzaga, nei pressi del Mc Donald's; le indagini sono affidate alla Polizia di Stato. "Mio fratello lavora come ingegnere a Milano, oggi sarebbe dovuto ripartire. Ieri abbiamo cenato insieme, stava accompagnando nostra madre a casa, con lui c'erano anche i due figli di 10 e 14 anni – racconta a Fanpage.it Sergio Lomasto – all'altezza del Mc Donald's un ragazzino gli ha tagliato la strada in scooter scendendo dal marciapiede e mio fratello ha frenato di colpo. Dietro di lui c'erano dei giovanissimi che correvano in motorino, uno di questi, per evitarlo, è caduto. Mio fratello è uscito dall'auto per vedere se si fosse fatto male e si è trovato sei ragazzi addosso che hanno cominciato a picchiarlo. Un attimo dopo si sono aggiunti altri ragazzi che erano nei paraggi, e anche loro lo hanno aggredito".

La madre è uscita dalla vettura, ha cercato di separare le persone, ed è stata colpita anche lei. Anche i due figli di Di Giacomo sono scesi, in quei tragici momenti qualche passante li avrebbe messi al sicuro portandoli verso la vicina fermata dell'autobus. "È da ieri che il figlio più piccolo non parla – prosegue Lomasto – e poi è successo tutto all'improvviso. Ho sentito questo audio di mio nipote, che proprio in quei momenti stava mandando un messaggio: si sente lui che dice che c'è stato un incidente vicino a loro, poi la voce di mio fratello se si fossero fatti male, e un attimo dopo le grida e i rumori dell'aggressione".

All'arrivo della volante della Polizia di Stato, pochi minuti dopo, i ragazzi si erano già dileguati. Al vaglio la possibilità che elementi importanti possano arrivare dalle registrazioni delle telecamere, sia quelle pubbliche, sia quelle del fast food, che si trova a una manciata di metri.

"Ora stiamo aspettando la visita specialistica per capire le condizioni dell'occhio, se ci saranno danni permanenti – conclude Lomasto – questa zona sta diventando terra di nessuno, già in passato ho denunciato, e più volte, questa situazione. Napoli sta vivendo un momento straordinario di rilancio turistico e culturale, riconosciuta a livello mondiale. È inimmaginabile che, nello stesso tempo, i cittadini debbano temere di uscire dopo le 21, quasi costretti a un “coprifuoco” imposto da baby-gang. Rivolgo un monito al Prefetto di Napoli e un appello alle istituzioni tutte: non possiamo più limitarci a registrare queste aggressioni. Serve un piano straordinario di sicurezza, ma soprattutto un patto educativo forte, che restituisca ai giovani regole, valori e speranza".

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