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Minaccia il personale del 118 armato di fucile: arrestato, è un infermiere

Voleva che il padre, colto da un malore, venisse portato al Policlinico e non all’Ospedale del Mare di Ponticelli. Arrestato, è ora ai domiciliari.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Un uomo di 45 anni è stato arrestato questa notte dai carabinieri di Napoli, perché accusato di aver minacciato armato di fucile il personale del 118, intervenuto per assistere il padre dopo un malore. L'uomo, tra le altre cose, lavora anche come infermiere: ora è ai domiciliari, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Tutto è accaduto nella serata di ieri, in via Taddeo da Sessa, a pochi passi dal Centro Direzionale di Napoli, nel quartiere napoletano di Gianturco. Qui, all'interno di un autolavaggio, un 70enne ha avuto un malore, ed il figlio 45enne ha chiamato così i soccorsi.

L'ambulanza del 118 partita da Miano appena giunta sul posto ha così disposto il trasferimento dell'uomo in ospedale, ma il figlio 45enne dell'uomo avrebbe qui puntato un fucile contro i sanitari, pretendendo che il padre fosse portato al Policlinico: l'anziano è stato invece portato all'ospedale del Mare di Ponticelli, una volta che l'ambulanza è ripartita in sicurezza. Lì c'erano però anche i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Napoli, che sono intervenuti: il 45enne è stato così identificato ed arrestato. L'arma, ovvero il fucile che avrebbe puntato contro i sanitari, è stata poi ritrovata dai militari dell'Arma all'interno di un armadietto dell'autolavaggio dove il 70enne aveva avuto un malore. Si tratta di un fucile ad aria compressa. Il 45enne, risultato poi essere un infermiere, è stato quindi portato ai domiciliari, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

L'uomo sarebbe un infermiere dell'Ospedale Monaldi, fa sapere l'Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, che da sempre segue le vicende delle aggressioni ai sanitari. Quella avvenuta in via Taddeo da Sessa è la numero 34 dall'inizio dell'anno che si verifica nel territorio cittadino di Napoli rientrante nel distretto dell'Asl Napoli 1 Centro. Salgono invece a 42 i casi contando anche la zona dell'Asl Napoli 2 Nord, ovvero la provincia nord ed occidentale del capoluogo campano.

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