Michele Noschese morto a Ibiza, “primi risultati autopsia a Roma escludono fratture da percosse”

Non sarebbero state rilevate fratture compatibili con le percosse sul corpo di Michele Noschese, il producer 35enne napoletano, conosciuto come Dj Godzi, morto a Ibiza il 19 luglio scorso durante un intervento della Guardia Civil. Sarebbero questi i primi risultati dell'autopsia svolta nelle scorse ore a Roma sul corpo del 35enne – il terzo esame, dopo i primi due svolti in Spagna – secondo quanto anticipato dal quotidiano La Repubblica.
La nuova autopsia svolta a Roma
I nuovi accertamenti autoptici erano stati ordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, competente sul caso, in quanto la vittima è deceduta all'estero. I magistrati capitolini hanno aperto un fascicolo dove si ipotizza il reato di omicidio preterintenzionale. I primi esiti della nuova autopsia, secondo il quotidiano romano, avrebbero però escluso fratture compatibili con le percosse. Sul corpo del producer partenopeo, famoso nel mondo, sarebbero state effettivamente riscontrate delle fratture. Ma, secondo i nuovi accertamenti, queste ultime sarebbero state causate dagli strumenti usati nella prima autopsia spagnola. Restano da chiarire le cause della morte, in attesa dell'esame tossicologico.
L'inchiesta della Procura sulla morte di Dj Godzi
Lo scorso 8 settembre i pm di Roma avevano chiesto ai magistrati spagnoli gli atti relativi al decesso. Il giovane, che viveva stabilmente nella città delle Baleari, è deceduto nella mattinata del 19 luglio in circostanze non ancora del tutto chiare. La Guardia Civil era intervenuta nel complesso di Roca Lisa a seguito di una segnalazione di "gravi alterchi e colluttazioni" in un'abitazione. Secondo la ricostruzione degli inquirenti spagnoli, una donna, per salvarsi dall'aggressione da parte del dj napoletano, era fuggita dal balcone ed era entrata in un altro appartamento; il ragazzo l'aveva seguita e aveva minacciato il vicino di casa, un 82enne. Ne sarebbe seguito l'intervento della Guardia Civil. Secondo alcuni testimoni, Noschese sarebbe stato ammanettato a mani e piedi. I funerali del 35enne si sono tenuti a Napoli il 18 agosto: è stato autorizzato il seppellimento ma non la cremazione, nell'eventualità che siano necessari nuovi accertamenti sul corpo.