“Mi hanno rapinato”, ma era una bugia: accoltellato durante una lite tra donne

Al Pronto Soccorso aveva raccontato di essere stato aggredito per una rapina, di non aver voluto consegnare i soldi e quindi accoltellato. La realtà emersa dalle indagini svolte dai carabinieri, però, è del tutto diversa: era stato ferito durante una rissa scoppiata tra donne e a cui avevano preso parte anche i rispettivi familiari. A distanza di quattro mesi sono stati identificati i due che si sarebbero resi responsabili del ferimento: sono un uomo e una donna, accusati di tentato omicidio aggravato e portati nei carceri di Poggioreale e Pozzuoli, dove ci sarà l'interrogatorio di garanzia.
La vicenda comincia la notte dello scorso 18 dicembre, quando un 44enne di Casavatore (Napoli) si presenta all'ospedale di Frattamaggiore con numerose e gravi ferite in zone vitali del corpo. Dice di essere stato ferito durante un tentativo di rapina. La sua versione, però, non appare del tutto credibile: troppi punti oscuri e particolari che non tornano. I carabinieri, intervenuti al Pronto Soccorso, avviano le indagini e vagliano anche la possibilità che possa trattarsi di una versione di comodo, che per qualche motivo la vittima non voglia raccontare la verità.
E riescono a ricostruire l'episodio, partendo dall'analisi delle registrazioni della videosorveglianza di un esercizio commerciale di Casavatore. Grazie alle immagini vengono identificati i due presunti responsabili: secondo le ricostruzioni si sarebbero scagliati contro la vittima armati di coltello e forbici e l'avrebbero colpita in punti vitali, cercando quindi di ucciderla. L'aggressione sarebbe legata a una discussione scoppiata tra donne appartenenti a due famiglie. In conclusione delle indagini per i due indagati è arrivata l'ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura ed eseguita dai carabinieri di Casoria.