Meloni: il piano Bagnoli sarà accelerato per consentire la Coppa America 2027 a Napoli

Il futuro di Bagnoli? A suon di decreti per accelerare la trasformazione dell’area occidentale: fra due anni lì ci sarà la Coppa America di Vela.
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Giorgia Meloni conferma: il piano per Bagnoli sarà accelerato per consentire la Coppa America di Vela nel 2027. Dunque decreti (o leggi speciali?) per consentire all'ex area siderurgica, eterna incompiuta della postindustrializzazione napoletana, di farsi trovare pronta e impacchettata per i catamarani da regata e i loro multimilionari proprietari. Le parole della premier arrivano nel video messaggio inviato all'Assemblea dell'Unione industriali di Napoli: «Non dimentichiamo – dice parlando di Sud e di infrastrutture –  il lavoro che stiamo portando avanti per affrontare questioni irrisolte da tempo ma che sono decisive per lo sviluppo di Napoli, della Campania, del Sud, penso ovviamente all'imponente piano di riqualificazione e rigenerazione avviato dal Governo per trasformare l'area di Bagnoli in un moderno polo turistico, balneare e commerciale. Il progetto – afferma – subirà un'accelerazione anche grazie all'arrivo nel 2027 dell'America's Cup a Napoli, un evento planetario che coinvolgerà milioni di appassionati e che rappresenterà un ulteriore volano di sviluppo di benessere».

Presente all'evento anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, assente invece il governatore uscente Vincenzo De Luca, formalmente impegnato a Santa Lucia nello snocciolare dati sul primo anni di esercizio dell'aeroporto Salerno-Costa d'Amalfi, ma in realtà poco propenso a incontrare sindaco di Napoli e ministro del Sud, Raffaele Fitto.

Dunque per Bagnoli si preannuncia un corposo pacchetto catalizzatore: decreti e leggi ad hoc, alcune delle quali contenitori già approvati dal Consiglio dei ministri, ma da riempire.  Costanzo Jannotti Pecci, presidente dell'Unione industriali di Napoli chiede mani libere: «Perché l’America’s Cup possa davvero sviluppare tutte le sue potenzialità per Napoli – afferma – occorre un modello di governance che superi i localismi e le logiche di parte. La stessa riconversione di Bagnoli, a tal riguardo, va portata avanti senza timore di rivedere scelte sbagliate che potrebbero pregiudicarne gli esiti.  Siamo pronti a fornire tutto il supporto necessario per sostenere l’Amministrazione».

Agli industriali fa gola il progetto, eccome. lI presidente di Confindustria Emanuele Orsini dice: «Abbiamo visto cos'è successo in Spagna, a Valencia e bisogna sapere cogliere questa opportunità, mettere a terra tutte le risorse possibili e immaginabili. Io credo che oggi questa opportunità non possiamo perderla». Nel suo intervento il sindaco di Napoli Manfredi  pure conferma che il processo sarà avviato col concorso di tutti: «Le grandi sfide possono essere vinte solo con un grande rapporto tra forze produttive, forze sane del territorio. Quando si pensa al bene indipendentemente dalle legittime posizioni politiche abbiamo la necessità di mettere al centro i bisogni dei territori e dei cittadini che vogliono concretezza, serietà e prospettiva del futuro».

A contestare le dichiarazioni della premier,  il parlamentare Pd Marco Sarracino: «Giorgia Meloni all'assemblea degli industriali a Napoli racconta una rivoluzione e un cambiamento che però nessuno ha visto. Il governo Meloni verrà ricordato come il più antimeridionalista della storia repubblicana. Lo dicono i fatti: tagli alla sanità, alla scuola, agli enti locali, alle infrastrutture. Altro che rivoluzione: questa destra sta cancellando le speranze e le opportunità del Mezzogiorno. Il Sud è stanco di essere preso in giro».

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