Mazzette e falsi documenti per vincere un appalto di Autostrade da 75 milioni: 4 arresti a Benevento
Blitz questa mattina della Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Benevento, che ha arrestato 4 persone con le accuse di corruzione aggravata, turbata libertà degli incanti ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti in concorso tra loro: si tratta di due incaricati di pubblico servizio, un intermediario e un imprenditore che, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Secondo gli inquirenti, i reati sono stati commessi per aggiudicarsi una procedura aperta indetta da Autostrade per l'Italia per un valore di 75 milioni di euro. Oltre alle ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, i finanzieri hanno anche eseguito un sequestro preventivo di beni di per una somma pari a 64.128 euro, considerata una rata della cifra pattuita come mazzetta per accedere alla summenzionata proceduta aperta indetta da Autostrade. I militari delle Fiamme Gialle, inoltre, stanno attuando perquisizioni ai danni di altre persone, coinvolte nell'inchiesta, sia in Campania che in altre regioni d'Italia.
A Benevento anche un'altra inchiesta per corruzione
Il Sannio è finito nell'occhio del ciclone anche qualche settimana fa, dopo che una inchiesta per corruzione ha portato all'arresto di otto persone, tra cui Antonio Di Maria, presidente della Provincia di Benevento e Michelantonio Panarese, sindaco di Buonalbergo, paesino della provincia sannita. In questo caso, per gli indagati sono stati ipotizzati i reati di corruzione aggravata, turbata libertà degli incanti, rivelazione di segreti di ufficio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
