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Maxi-rogo di rifiuti all’ex campo rom di Scampia, colonna di fumo sull’Asse Mediano

Enorme rogo di rifiuti all’ex campo rom di via Cupa Perillo a Scampia. Le fiamme sono divampate in una discarica a cielo aperto oggi pomeriggio, attorno alle ore 17. Una colonna di fumo nero e acre si è levata in alto, investendo i comuni vicini nell’hinterland del Napoletano, come Melito, Marano, Arzano, Casavatore e Villaricca e i quartieri di Napoli nord. Vasti incendi anche nella zona di Agnano, a ridosso della Tangenziale e a Giugliano nei pressi di Taverna del Re.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Enorme rogo di rifiuti all'ex campo rom di via Cupa Perillo a Scampia. Le fiamme sono divampate in una discarica a cielo aperto oggi pomeriggio, attorno alle ore 17. Una colonna di fumo nero e acre si è levata in alto, investendo i comuni vicini nell'hinterland Napoletano, come Melito, Marano, Arzano, Casavatore e Villaricca. Il fumo ha raggiunto anche la periferia nord di Napoli, nei quartieri di Scampia, Secondigliano, Piscinola e Miano. Allertati i vigili del fuoco, che sono sul posto con le autobotti per domare le fiamme. Vasto incendio anche nella zona di Agnano, a ridosso della Tangenziale di Napoli, all'altezza della barriera di Pozzuoli.

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“Così com'è finita, inizia un'altra settimana di veleni – scrive in un post l'associazione Terra dei Fuochi – Buone ferie e buon mese di agosto dalla terra dei morti viventi. Ogni giorno la stessa storia. Con un territorio completamente fuori controllo. Vergognatevi”. Poche ore prima un altro rogo tossico era scoppiato nella zona di Giugliano, al confine con Ischitella, nella zona di Taverna del Re. Una enorme colonna di fumo si è levata in cielo, tra le 12 e le 13, in direzione Caserta. Mentre diversi incendi sono scoppiati a Somma Vesuviana, nel Napoletano, oggi pomeriggio. Almeno tre focolai hanno coinvolto sia la zona industriale che l'area ferroviaria. Le fiamme hanno raggiunto anche la strada e in parte l'area lungo la linea ferroviaria Napoli – Sarno nel tratto di Rione Trieste, dove si trova il passaggio a livello dei treni. Una situazione che sembra diventata insostenibile e riporta il tema della Terra dei Fuochi prepotentemente al centro dell'agenda politica in Campania.

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