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Mattarella ricorda il terremoto dell’Irpinia del 1980 nell’anniversario dei 45 anni: “Pagina difficile”

Il Presidente della Repubblica ricorda le 3mila vittime del terremoto dell’Irpinia nel giorno dei 45 anni dalla tragedia.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

"Una pagina difficile della nostra storia" ricorda così il terremoto dell'Irpinia del 1980 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che oggi, 23 novembre, nel Giorno della Memoria che ricade nel 45esimo anniversario dalla tragedia, ha voluto rendere omaggio alle 3mila vittime del devastante sisma. "Sono trascorsi quarantacinque anni – ha ricordato il Capo dello Stato in una nota – da quel drammatico 23 novembre del 1980 in cui violente scosse sismiche colpirono l’Irpinia, la Basilicata e alcune aree della Puglia, causando la morte di circa tremila persone, migliaia di feriti e sfollati, milioni di cittadini bisognosi di aiuto".

"Da istituzioni e volontari ci fu risposta generosa"

Anche nel 1980 il 23 novembre era domenica. Alle 19.34 la terra tremò in maniera violentissima. Il sisma raggiunse magnitudo 6,9 gradi della scala Richter, un livello energetico tale da abbattere i palazzi e creare gravi devastazioni. Ci furono quasi 3mila morti e tantissimi feriti. "La risposta alla catastrofe – ha detto  Mattarella – da parte delle istituzioni e della società civile, dei tanti volontari che, mossi da un profondo spirito di partecipazione e solidarietà, accorsero in aiuto delle popolazioni locali fu impegnativa e generosa. Una pagina difficile della nostra storia – sottolinea la nota del Quirinale – rimasta impressa nella memoria collettiva. Richiamo costante alla necessità di adeguare sistemi di monitoraggio e di immediata reazione alle vulnerabilità a cui sono esposte parti del territorio italiano e al contempo sprone alla ricerca di soluzioni adeguate in materia antisismica per una ricostruzione che fosse anche rilancio di aree interne del nostro Paese. La Repubblica – ha concluso Mattarella – commemora le sue vittime e si unisce al dolore dei familiari".

Il Giorno della Memoria in Campania a 45 anni dalla tragedia

In Irpinia oggi è il Giorno della Memoria. Tante le iniziative per ricordare quella domenica pomeriggio. Il ricordo vivido della scossa è ancora forte nelle famiglie irpine. Tantissimi persero i loro cari. Ad Avellino in occasione dell'anniversario della tragedia ha aperto una mostra itinerante “Terremoti d’Italia”. Sarà possibile visitarla con ingresso gratuito fino al 14 dicembre. La mostra, realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile con il contributo della Regione Campania e il patrocinio del Comune di Avellino, è un viaggio interattivo alla scoperta del rischio sismico: un percorso tra memoria, conoscenza e partecipazione per costruire insieme un futuro più sicuro. Un’occasione per coltivare la memoria e rafforzare la cultura della prevenzione, riscoprendo la forza della conoscenza come primo strumento di sicurezza.

Nell'ambito dell'iniziativa si svilupperanno dibattiti, tavole rotonde e approfondimenti per rispondere anche a domande chiave: "Come nascono i terremoti?", "Come si misurava in passato la loro forza e come si misura oggi?", "Quali sono stati i più devastanti della storia italiana?", "Cosa accade agli edifici, agli oggetti e alle persone durante una scossa?", "Quali tecnologie abbiamo per rendere più sicure le nostre case?". A queste e a molte altre domande risponde la mostra attraverso documenti, fotografie, strumenti e filmati che aiutano a capire cos’è un terremoto e cosa si può fare per ridurne gli effetti.

Il percorso espositivo ospiterà due simulatori sismici di grande impatto educativo: la “Città sismica” permetterà di osservare in tempo reale come reagiscono le strutture in cemento armato alle sollecitazioni di un terremoto, mentre la "Stanza sismica" offrirà un'esperienza immersiva ancora più coinvolgente. Qui, guidati dai volontari specializzati di Lares Italia, i visitatori potranno vivere in sicurezza l’esperienza del terremoto, osservandone direttamente e da vicino gli effetti in diverse condizioni (al piano terra, al quarto piano di un edificio in cemento armato antisismico e al quarto piano di un edificio in cemento armato isolato alla base).
Un modo per comprendere quanto sia importante vivere in abitazioni realizzate secondo le norme antisismiche.

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