video suggerito
video suggerito
Femminicidio di Martina Carbonaro

Martina Carbonaro provò a difendersi mentre l’ex la uccideva. Il papà: “L’assassino peggio di Satana”

Nuovi dettagli emergono dall’autopsia sul corpo della 14enne Martina Carbonaro, uccisa ad Afragola a maggio. Il papà: “Chi l’ha uccisa è un mostro peggio di Satana”
A cura di Pierluigi Frattasi
315 CONDIVISIONI
Martina Carbonaro
Martina Carbonaro
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Martina Carbonaro cercò di difendersi mentre l'ex le premeva le mani sul volto. È quanto emerge dall'autopsia sul corpo della 14enne di Afragola, in provincia di Napoli, uccisa dall'ex fidanzato Alessio Tucci, reo confesso lo scorso maggio. La ragazzina era scomparsa il 26 maggio. Fu ritrovata senza vita la notte del 28 maggio in un casolare abbandonato nei pressi dell'ex stadio Moccia, oggetto di un cantiere di riqualificazione del PNRR. La scorsa settimana si sono avuti i risultati dell'esame autoptico, disposto dalla Procura della Repubblica ed seguito dal medico legale Raffaella Salvarezza, consulente del sostituto procuratore Alberto Della Valle. Da alcune lesioni riscontrate, sembra che Martina fosse ancora viva, quando l'ex l'avrebbe colpita alla testa e l'avrebbe poi nascosta sotto un armadio, dove poi venne ritrovata nel corso di un secondo sopralluogo.

Secondo la consulenza tecnico-legale, Martina sarebbe stata colpita con 4 sassate alla testa, da dietro. L'ultimo colpo sarebbe stato sferrato mentre il corpo della 14enne era già a terra. L'ex fidanzato Tucci, secondo quanto ricostruito finora dagli investigatori, non avrebbe accettato la fine della relazione. Il giovane partecipò alle ricerche della ragazza, quando, il 26 maggio, la madre ne denunciò la scomparsa. Per quanto riguarda l'orario della morte, il parere del medico legale l'ha individuata tra le 36 e le 72 ore precedenti all'esame esterno, che fu effettuato il 28 maggio.

Il dolore del papà di Martina: "Assassino peggio di Satana"

È distrutto dal dolore il papà di Martina, Marcello Carbonaro, che ieri, in occasione del primo giorno di scuola, ha ricordato sua figlia con parole cariche di commozione. "Sono passati quasi quattro mesi ma più avanti vado – ha raccontato a Storie Italiane su Rai Uno – più mi sento male per mia figlia. Fino a poco tempo fa ce l'avevo davanti e adesso non ce l'ho più. Ho dato la mia fiducia a questo ragazzo. Io sono cresciuto con questa famiglia, con la nonna e il nonno. Quando mia figlia l'ha conosciuto, dicevo che era tranquillo". Nel corso della trasmissione, ha poi definito l'ex fidanzato un "mostro, un assassino, peggio di satana". Ed ha aggiunto che "più avanti vado e più mi sento male per mia figlia. Oggi è il primo giorno di scuola per tanti ragazzi ma lei non ci va più perché questo ragazzo ha fatto questa tragedia a mia figlia".

"Non era una ragazza che andava in questi posti qua – ha spiegato poi il genitore – Io l'avevo avvisata e le dicevo di stare attenta, ma lui l'ha trascinata. Adesso me la porterò sempre nel mio cuore, questo ragazzo mi ha spezzato l'anima. Avevo un'unica figlia femmina e ogni volta che veniva a casa, gli dicevo: ‘Alessio stai attento a mia figlia che è più piccola di te'. Non so cosa ha avuto per la testa". "La famiglia non ci minaccia ma ci provoca. Non mi dicono niente, abbassano la testa, ma vedono cosa facciamo e a me dà fastidio perché quella famiglia mi riapre la ferita. Non mi hanno chiesto mai scusa se non tramite la televisione, nessuno è mai venuto a casa – ha concluso – La nonna del ragazzo mi ha visto crescere e non è venuto a casa, nessuna umanità".

315 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views