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Mamme con bimbi per trasportare l’eroina, due arresti nel Napoletano

La Squadra Mobile di Napoli ha arrestato per detenzione di stupefacenti due donne, fermate sulla circumvallazione esterna all’altezza dell’uscita Melito/Mugnano: viaggiavano insieme a due bambini piccoli per non attirare l’attenzione ma nella loro automobile gli agenti hanno trovato, in un vano ricavato sotto il cambio, mezzo chilo di eroina e un telefono cellulare.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Due mamme che se ne andavano in giro in macchina coi figli piccoli, un'immagine decisamente lontana da quella tipica del corriere della droga. Invece si trattava soltanto di uno stratagemma, di un trucco escogitato nella speranza di superare un eventuale controllo delle forze dell'ordine: nell'abitacolo i poliziotti hanno trovato mezzo chilo di eroina. Le due donne sono state arrestate nel Napoletano ieri mattina, 29 marzo, sulla circumvallazione esterna, durante uno specifico servizio antidroga della Squadra Mobile della Questura di Napoli.

M. C. e V. A., entrambe napoletane, rispettivamente 52 e 36 anni, sono state intercettate dai poliziotti nei pressi dell'uscita Melito/Mugnano. Sono state fermate per accertamenti e, dopo il controllo di routine sui documenti, gli agenti sono passati all'ispezione del mezzo. Apparentemente era tutto in regola. Mentre le due ripetevano che stavano soltanto portando a spasso i figli, e che non capivano il motivo di quelle verifiche così approfondite, uno dei poliziotti ha trovato il nascondiglio segreto: era un vano ricavato sotto al cambio. Dentro, 511,70 grammi di eroina e un telefono cellulare.

Per le due sono scattate le manette, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. La droga, non ancora divisa in dosi, era con tutta probabilità destinata a rifornire una piazza di spaccio, presumibilmente nella periferia nord di Napoli, non troppo distante dal punto dove l'automobile è stata fermata. Sono in corso indagini per risalire alla provenienza della cocaina e per ricostruire i contatti della 36enne e della 52enne, verosimilmente assoldate da qualche gruppo criminale per spostare la droga senza attirare troppo l'attenzione.

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