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Sequestro da 20 milioni di euro al commercialista del clan Mallardo

Le fiamme gialle del Comando Provinciale di Napoli stanno eseguendo sequestri per oltre 20 milioni di euro al commercialista Alfredo Aprovitola, ritenuto collegato al clan Mallardo. I provvedimenti tra le province di Napoli, Caserta, Frosinone e Latina al termine delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Sono in corso, dalle prime ore di oggi, 26 luglio, sequestri per oltre 20 milioni di euro nei confronti di un commercialista del Napoletano, ritenuto al servizio del clan Mallardo di Giugliano. I provvedimenti, in esecuzione tra Campania e Lazio, sono scattati al termine delle indagini svolte dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Napoli e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

Il destinatario è Alfredo Aprovitola, 52 anni. I beni sequestrati sono intestati al professionista e e alla moglie. Il commercialista era stato arrestato dal Gico della Guardia di Finanza nel 2012 con l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso e nel 2013 per concorso esterno in associazione camorristica; nello scorso settembre era stato condannato in primo grado a sette anni di carcere dal Tribunale di Napoli.

Le fiamme gialle stanno sequestrando oltre 100 tra fabbricati, terreni, quote societarie, automobili, oltre a numerosi rapporti finanziari e denaro contante, tra le province di Napoli, Caserta, Frosinone e Latina. Il valore complessivo dei beni sequestrati supera i 20 milioni di euro. In particolare, le società sequestrate venivano utilizzate per la gestione di bar e hotel.

In base agli elementi raccolti dagli investigatori, il commercialista aveva accumulato quei beni proprio in virtù della vicinanza al clan Mallardo. Collegamenti già emersi col padre, Domenico Aprovitola, che è stato indicato da numerosi collaboratori di giustizia come tesoriere del clan e affiliato già all'epoca della fondazione. Alfredo, invece, laureato in Economia e Commercio, secondo gli inquirenti si sarebbe occupato della gestione delle varie attività imprenditoriali riconducibili alla cosca di camorra e avrebbe assunto l'incarico di commercialista, soprattutto per le società dei settori immobiliare ed edilizio; il commercialista avrebbe inoltro svolto anche un ruolo attivo nelle estorsioni compiute dagli affiliati.

Il clan Mallardo è uno dei principali della camorra napoletana. È ai vertici, insieme ai Contini e ai Licciardi, dell'Alleanza di Secondigliano, uno dei due macrogruppi della malavita organizzata partenopea, contrapposto ai Mazzarella. Nello scorso aprile, in una precedente operazione, era stati sequestrati beni per 10 milioni di euro al genero del boss.

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