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Lutto al San Carlo per la morte di Fabrizio Pisaneschi, per 30 anni direttore di scena

Lutto al Teatro San Carlo di Napoli per la morte di Fabrizio Pisaneschi, per 30 anni direttore di scena del Massimo Lirico Napoletano. “È con grande dolore – scrive il San Carlo – che diciamo addio all’amato Fabrizio. In segno di omaggio, il corteo funebre si è fermato alcuni minuti davanti al San Carlo, per un ultimo saluto.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Lutto al Teatro San Carlo di Napoli per la morte di Fabrizio Pisaneschi, per 30 anni direttore di scena del Massimo Lirico Napoletano. “È con grande dolore – scrive il San Carlo – che diciamo addio all'amato Fabrizio Pisaneschi, nostro storico e devoto direttore di scena. Per tanti anni ha rappresentato il volto del Teatro per artisti ospiti e per il pubblico. È stato il fulcro determinante di tanti allestimenti di successo, in Italia e in giro per il mondo. È stato soprattutto un amico del San Carlo, cui ha dedicato la sua intera vita e noi tutti ne sentiremo la mancanza. Ciao Fabrizio!”. In segno di omaggio il corteo funebre si è fermato alcuni minuti davanti al San Carlo, per un ultimo saluto.

Il cordoglio di amici e colleghi

Tantissimi i messaggi di cordoglio per la grave perdita rivolti alla famiglia dal mondo delle istituzioni, della Cultura e dell'Opera. A cominciare dall'ex sovrintendente Francesco Canessa: “Lasciavo la porta del mio studio in palcoscenico aperta e vedevo Fabrizio andare avanti e indietro a dare la chiamata agli artisti o a seguire dietro la quinta tutta la recita, e poi regolare le uscite degli artisti per gli applausi. Nel suo lavoro era perfetto, esemplare, studiava le opere prima che cominciassero le prove, durante le quali collaborava con il regista senza lasciar intendere che, il più delle volte, era lui a saperne di più”. Mentre il tenore statunitense Gregory Kunde scrive: “He will be sadly missed. Always a smiling face that had everything under control. Ciao Fabri!” (“Ci mancherà purtroppo. Un viso sempre sorridente che aveva tutto sotto controllo”.

Ed Eduardo De Dominicis, tecnico delle luci del San Carlo, ricorda: “Era il 1999, al Teatro San Carlo era di scena "Suor Angelica" di Puccini. Io ero uno dei piccoli figuranti di quell'opera e lui Direttore di Scena. Un giorno pestai un chiodo piegato sul palcoscenico, un simbolo di buon auspicio nell'ambito teatrale. Lui mi fermò, prese il chiodo e mi disse: "Conserva questo chiodo Eduardo, un giorno lavorerai in Teatro". Quel chiodo è ancora con me, ed è dal Teatro che ti saluto. Grazie, Fabrizio. Buon viaggio”.

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