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Look-down, la scultura di Jago installata nella notte in piazza Plebiscito a Napoli

L’installazione scultorea è apparsa questa notte in piazza Plebiscito: si tratta di un bambino adagiato in posizione fetale al centro della piazza, con una catena, a simboleggiare il cordone ombelicale, ancorata alla pavimentazione. Questa la nuova opera di Jago, noto artista frusinate, che a Napoli ha già regalato il “Figlio velato”.
A cura di Valerio Papadia
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La scultura di Jago a Napoli
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Un bambino disteso su un fianco, un posizione fetale, con una catena che, simbolo del cordone ombelicale, è ancorata al pavimento: è questa "Look-down", la nuova scultura di Jago, noto artista frusinate, che è comparsa questa notte al centro di piazza Plebiscito, nel cuore di Napoli. Chiara è l'assonanza con il lockdown, la tanto temuta chiusura delle attività e azzeramento della socialità, adottata in tempi di Coronavirus.

È stato lo stesso scultore, questa notte, a condividere un video sui suoi canali social, pochi secondi nei quali si vede lo stesso Jago che accompagna il movimento della gru che adagia la pesante opera in marmo bianco sulla pavimentazione della piazza. Il significato dell'opera lo spiega l'artista contemporaneo e la Fondazione di Comunità San Gennaro, che ha collaborato all'installazione della scultura: "Il significato della mia opera? Andatelo a chiedere a tutti quelli che, in questo momento, sono stati lasciati incatenati nella loro condizione". E ancora:

“Look-down” è un invito a “guardare in basso” ai problemi che affliggono la società e alla paura di una situazione di povertà diffusa che si prospetta essere molto preoccupante, soprattutto per i più fragili

Jago a Napoli: il "Figlio velato" al Rione Sanità

Non è la prima volta che Jago, al secolo Jacopo Cardillo, 33 anni, originario di Frosinone, regala a Napoli una delle sue opere. Artista attivo e stimato in tutto il mondo, di Jago il capoluogo campano ospita il "Figlio velato", scultura che richiama nel nome e nella realizzazione il capolavoro di Giuseppe Sammartino, il Cristo Velato, custodito nella Cappella San Severo, nel cuore di Napoli. L'opera di Jago è invece custodita nella Cappella dei Bianchi, all'interno della chiesa di San Severo Fuori le Mura, al Rione Sanità.

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