Lockdown sfruttato da mafie e gruppi eversivi come visto a Napoli: l’allarme del vicecapo della Polizia

Il malcontento e la stanchezza sociale possono essere sfruttati dalle mafie, che grazie alle forte disponibilità di contanti può approfittare della crisi per rilevare attività commerciali, ma anche strumentalizzati da movimenti eversivi e dalla criminalità per creare disordini. Sono due aspetti su cui c'è "allerta massima" da parte delle forze dell'ordine, che stanno monitorando la situazione con l'entrata in vigore dei nuovi lockdown in tutta Italia. Lo spiega il prefetto Vittorio Rizzi, vicecapo della Polizia di Stato, in una intervista al magazine dell'Eurispes, l'istituto di studi che opera nei campi della ricerca politica, sociale ed economica.

Per Rizzi "i profili di criticità per l'ordine e la sicurezza pubblica sono di tutta evidenza". Sul versante della criminalità organizzata, c'è il pericolo che gli imprenditori in crisi possano finire vittime delle mafie, che potrebbero farsi avanti sia con prestiti ad usura, sia direttamente acquistando le attività grazie ai costanti flussi di denaro contante proveniente dalle attività illecite.  "Gli spazi che il mercato offre in questo momento – spiega Rizzi – sono spazi importanti per la criminalità che dispone di ingenti somme di denaro e che può investire e trasformare le proprie risorse, provento di reato, in economia legale, può trasformare e riciclare il proprio denaro rilevando imprese e attività economiche in sofferenza".

La situazione generale di stanchezza del Paese, invece, si presta ad un altro tipo di pericolo: quello della strumentalizzazione. "Stiamo registrando un atteggiamento conflittuale, una conflittualità sociale che non è limitata alla sola Italia, in quanto è ampiamente diffusa in molte aree del mondo – aggiunge il vicecapo della Polizia – il fenomeno che si sta verificando in Italia è anche quello di una certa strumentazione, come abbiamo visto a Napoli e a Roma, da parte di alcuni movimenti di destra eversiva, da parte delle tifoserie, da parte della stessa criminalità organizzata, di questo sentimento di stanchezza sociale; quindi anche questa fenomenologia va tenuta sotto controllo, perché sicuramente costituisce un semaforo, non voglio creare allarmismo, non rosso, ma sicuramente un semaforo arancione che deve richiamarci alla massima attenzione su questi elementi di criticità".

De Magistris in audizione all'Antimafia

Giovedì 19 novembre, alle ore 14, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, verrà ascoltato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie  esulle altre associazioni criminali, anche straniere, presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto. L'audizione verrà trasmessa in diretta webtv e sul canale satellitare della Camera.