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Covid 19

Lo strano caso di De Luca: vuole chiudere tutta la Campania e poi apre lo stadio ai tifosi

Vincenzo De Luca con una mano intima l’alt e minaccia i cittadini della Campania di tenerli chiusi in casa con un nuovo lockdown e con l’altra invece lascia passare mille tifosi che si godranno la partita del Napoli allo stadio San Paolo. Perché questa differenza di trattamento e di atteggiamento?
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«Non ci sono terze vie», dice Vincenzo De Luca: o conviviamo col virus rispettando le regole con sacrificio, tipo la mascherina o chiudiamo tutto. «Se nei prossimi 3-4 giorni verificheremo che la curva del contagio si aggrava, noi chiuderemo tutto». Eccessivo o no, ha una linea, il presidente rieletto (col 70%) alla Regione Campania: regole per tutti o chiudiamo tutto. Fosse coerente, sarebbe da apprezzare.

Ma Vicienzo coerente non è, men che meno dopo la sbornia elettorale: con una mano intima Alt! A cinghialoni runner, a studenti da prendere col lanciafiamme e da oggi anche a chi in Campania passeggia «in allegria» senza la mascherina come Egli ha disposto con ordinanza ad horas, senza manco un po' di preavviso. Con l'altra mano invece manda avanti i tifosi del Calcio Napoli: mille prescelti, fortunati (selezionati da chi?) potranno infatti prendere parte alla partita dei loro beniamini riaprendo lo stadio San Paolo al pubblico. Diranno i soliti ottimisti che mille persone sono poca cosa in un catino che ne contiene decine di migliaia. Ma dovranno passare per i tornelli e prima ancora accedere all'impianto arrivando come? Auto, moto, metro, taxi? Perché per il calcio quest'occhio di riguardo e per gli altri cittadini della Campania invece calci in faccia?

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A voler essere maliziosi viene in mente il clamoroso endorsement a urne aperte che Aurelio de Laurentiis il presidente padre-padrone del Calcio Napoli fece domenica scorsa in favore di Vincenzo De Luca. Altrimenti non si spiega perché la Regione Campania decida questa grande fiducia nei confronti del Calcio Napoli e dei suoi tifosi, non si spiega nemmeno il cambio di tono: tifosi godetevi lo spettacolo versus chiudiamo tutto se non cala il numero dei contagi (come se dipendesse solo ed esclusivamente dai cittadini della Campania).

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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