Pediatra picchiata con pugni e calci: aveva chiesto a una mamma di gettare un pannolino sporco

Pediatra picchiata selvaggiamente per un pannolino sporco lasciato in ambulatorio: pugni e schiaffi in faccia e calci al corpo. La dottoressa è rimasta vittima di una violenta aggressione nello studio pediatrico di Volla, in provincia di Napoli. L'episodio sarebbe avvenuto l'11 novembre scorso. A denunciarlo è Manuel Ruggiero, presidente dell'associazione Nessuno Tocchi Ippocrate. Sul posto sono arrivati poi i carabinieri. Secondo quanto ricostruito dall'associazione civica, che difende il personale sanitario dalle aggressioni, il motivo dell'assalto sarebbe stato legato ad un pannolino sporco lasciato dalla mamma di un neonato sul lettino di visita. La pediatra avrebbe chiesto di metterlo nei rifiuti. Ma per tutta risposta sarebbe stata assalita verbalmente e fisicamente.
Pediatra picchiata nello studio medico a Volla, arrivano i carabinieri
Duro il commento di Ruggiero: "Pugni, schiaffi e calci per un pannolino sporco è inaccettabile". "La pediatra di libera scelta in servizio presso il Distretto 50 dell’ASL Napoli 3 Sud – racconta Nessuno Tocchi Ippocrate – è stata vittima di una grave aggressione verbale e fisica all’interno del proprio studio. L’episodio è avvenuto al termine della visita di un neonato. Secondo quanto riferito dalla dottoressa, la madre del piccolo, uscendo, stava per lasciare sul lettino il pannolino sporco del figlio. All’invito della pediatra a portarlo con sé, la donna avrebbe reagito con furia improvvisa, esplodendo in insulti e violenze fisiche".
"La dottoressa – prosegue nella denuncia l'associazione- racconta di essere stata colpita con due pugni al volto, seguiti da una seconda aggressione, durante la quale la donna l’avrebbe raggiunta con schiaffi e calci. Non soddisfatta, la stessa ha poi lanciato il pannolino nella sala d’attesa, di fronte agli altri pazienti, minacciando ulteriori aggressioni prima di allontanarsi. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, che hanno informato la pediatra della possibilità di presentare querela di parte entro tre mesi. La dottoressa richiama l’attenzione sulla recente Legge 171/2024, che tutela gli operatori sanitari vittime di aggressioni, e sottolinea come episodi di violenza verbale da parte di alcuni genitori siano purtroppo frequenti".